Capolavoro per Lecco: 'Storie salvate' per il Natale 2021, tre tele in mostra dal 6 dicembre

Tre tele del Cinquecento per la terza edizione della mostra “Capolavoro per lecco” promossa dall’associazione culturale “Madonna del Rosario” che fa riferimento alla basilica di San Nicolò, mostra allestita a Palazzo delle Paure e aperta dal 6 dicembre al 5 marzo.

La Natività di Andrea Previtali


L’Adorazione dei pastori del bergamasco Giovan Battista Moroni

Le tre opere esposte saranno la Natività di Andrea Previtali custodita al santuario di Santa Maria Nascente ad Arconate in provincia di Milano, l’Adorazione dei pastori di fattura veneta forse opera giovanile di Jacopo Bassano e l’Adorazione dei pastori del bergamasco Giovan Battista Moroni, quadri entrambi provenienti da collezioni private. Due delle tre opere hanno peraltro storie particolari: la “Natività” di Arconate, infatti, è rimasta una tela anonima fino a poco tempo fa e soltanto recentemente è stata attribuita ad Andrea Previtali, pittore che fu allievo di Giovanni Bellini e seguace di Lorenzo Lotto; la firma di Previtali appariva invece su una della due “Adorazioni dei pastori”, per secoli “sepolta” in un oratorio privato, che ora gli studiosi attribuirebbero invece al ben più noto Jacopo Bassano.

L’Adorazione dei pastori di fattura veneta forse opera giovanile di Jacopo Bassano

Se la Natività di Previtali è opera di facile accesso, essendo in una chiesa, le altre due sono praticamente negate agli occhi dei più, facendo appunto parte di collezioni private. Del resto, quella di “svelare” opere nascoste è la filosofia sottesa all’iniziativa “Capolavoro per Lecco”, come ha spiegato il prevosto don Davide Milani: «Non sarebbe difficile ottenere in prestito un capolavoro già esposto in qualche museo che chiunque può visitare, ma non avrebbe senso. Preferiamo “fare ricerca”, proporre quadri “inediti” o poco conosciuti.

Don Davide Milani

Di là dalla valenza culturale, «la finalità di questa iniziativa – ha continuato don Milani – non è quella di organizzare un evento culturale bensì l’idea di dare testimonianza di un punto di vista sulla Storia attraverso il Natale, la volontà da parte di noi comunità cristiana di uscire pubblicamente a raccontare il Natale, a spiegare perché per il Natale il nostro mondo si ferma».
Il titolo della mostra di quest’anno, “Storie salvate” non è dunque solo una sorta di richiamo alle opere d’arte esposte che «son ben custodite e ben protette»
Anche se «un’idea di salvezza è che tutti possano goderne», ma nel contempo richiamare il mistero dell’incarnazione e cioè l’ingresso di Dio nella Storia e diventa accessibile anche per chi dice di non credere. C’è bisogno di salvezza. Sta crescendo l’idea che stia andando tutto male, che cresca la pazzia, anche i cortei di questi giorni sono un segno di questo bisogno di salvezza».

Simona Piazza

Alla presentazione è intervenuta anche la vicesindaco e assessore alla cultura Simona Piazza che si è soffermata sul prossimo calendario delle grandi mostre d’arte che saranno ospitate in città, calendario del quale proprio “Capolavoro per Lecco” fa da apertura ufficiale, inserita com’è nella programmazione delle manifestazioni cittadine «perché in città c’è spazio per tutte le attività culturali». Annunciando che a breve sarà comunicato il nome della società alla quale sarà affidato il compito di allestire le mostre lecchesi per i prossimi anni.

Sono poi intervenuti i curatori della mostra, Giovanni Valagussa e Antonio Mazzotta, l’architetto Giorgio Melesi che si occupa dell’allestimento, Laura Polo d’Ambrosio e Susanna De Maron per gli aspetti organizzativi.
L’allestimento della mostra, tra l’altro, sarà particolarmente articolato, prevedendo anche “momenti di sosta” in cui visitatori potranno approfondire alcuni particolari delle opere viste. Non sono comunque previste visite libere. L’accesso alla mostra sarà solo con visite guidate per gruppi di dieci persone con ingressi ogni 15 minuti con l’obbligo di prenotazione sul sito www.capolavoroperlecco.it (e naturalmente con green pass e mascherina).
A guidare i visitatori saranno ancora gli studenti delle scuole superiori: quest’anno sono 180 i ragazzi coinvolti provenienti da nove scuole, sette cittadine e due del territorio.

L’edizione di quest’anno, inoltre, introduce due novità: la musica e la didattica. La musica, oltre ad accompagnare la visita, sarà protagonista ogni sabato pomeriggio alle 16, quando per mezz’ora il visitatore verrà invitato a sostare davanti a una delle tre opere esposte ascoltando brani eseguiti dagli studenti del liceo musicale “Grassi”, della Scuola civica di musica e del coro “Ad Libitum” (anche per questi momenti, naturalmente, è necessaria la prenotazione).
Per i più piccoli è invece previsto un laboratorio artistico per un totale di sei sabati dalle 10 alle 12 e per un massimo di 15 bambini ogni volta. Nel corso dei laboratori, i bambini realizzeranno statuine che lasceranno poi in “mostra” e che potranno comunque poi ritirare al termine dell’esposizione.
Il biglietto d’ingresso alla mostra è di 2 euro. Gli orari, diversificati secondo giorni e festività, possono essere consultati sul sito.
D.C.
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