Varenna: la comunità in festa per l'ingresso del nuovo parroco, don Enrico Mauri

La comunità di Varenna ha un nuovo parroco. Si è svolta domenica pomeriggio nella Prepositurale di San Giorgio la celebrazione per l'ingresso ufficiale di don Enrico Mauri, già in paese da settembre. Classe 1968, nativo di Suello, è entrato in seminario quando frequentava le scuole medie. Con lui in chiesa il Vicario Episcopale Mons. Maurizio Rolla, con il quale ha un legame di amicizia, che ha letto il decreto di nomina, invitando il sacerdote a esprimere la volontà di collaborare con l'Arcivescovo nell'esercizio del ministero sacerdotale.




Don Enrico ha così rinnovato le promesse fatte al momento dell'ordinazione accettando di esercitare con perseveranza il suo ufficio come fedele cooperatore dell'ordine dei vescovi nel servizio del popolo di Dio, sotto la guida dello Spirito santo: durante la Messa ha poi ricevuto l'evangelario, l'acqua benedetta e gli olii santi. Sull'altare con lui anche lo zio, anch'egli prete, che porta il suo stesso nome e cognome, nonchè i compagni di classe don Adriano Castagna, don Carlo Mantegazza e don Attilio Anzivino. Proprio con loro il nuovo parroco, prima della celebrazione, è partito in processione dalla vicina chiesa di San Giovanni, affiancato anche dagli Alpini e dai chierichetti.



Presente anche il sindaco di Varenna Mauro Manzoni, insegnante di religione, che ha portato i saluti di tutta l'Amministrazione comunale, condivisi anche da "tutti i cittadini e da chi viene da fuori, che partecipano alla gioia della nostra comunità per l'arrivo tra noi del nuovo parroco". "Un saluto particolare a Mons. Rolla quale rappresentante del nostro arcivescovo in questa solenne concelebrazione" ha esordito il sindaco. "Oggi per Varenna è un giorno importante, perchè la comunità è qui tutta riunita per accogliere don Enrico, e oltremodo significativo perchè si compie uno degli aspetti più nobili dell'essere fedeli a Cristo e alla sua Chiesa: riconoscere nel sacerdote inviato dal vescovo il nostro pastore. Don Enrico è stato vice parroco in una grande realtà del milanese, Bollate, con più di 35 mila abitanti, dove ha vissuto le contraddizioni e le positività di un'esperienza tanto impegnativa. Oggi, alla guida di questa nuova comunità, verrà proiettato in una realtà molto diversa sia per dimensione che per contenuti. Le necessità sono però simili per tutti i luoghi: la gioia, il dolore, la solitudine, il bisogno di conforto e di carità fanno parte della nostra esistenza ma in Varenna ci sono delle peculiarità che sicuramente saranno d'aiuto a don Enrico in questo suo nuovo impegno, partendo dalla bellezza naturalistica, architettonica e artistica per arrivare allo stretto rapporto del paese con la diocesi milanese. Caro don Enrico, qui troverai anche diversi parrocchiani disposti ad affiancarti nelle necessità organizzative, soprattutto nell'operare socialmente, mettendo in campo l'impegno disinteressato che da sempre ha contraddistinto la nostra comunità verso i bisogni condivisi tra i quali quello di fornire a giovani e anziani luoghi di aggregazione. Sappiamo bene che le parole hanno vero senso solo se seguite dalle opere, ed è quello che come rappresentante di questa comunità voglio augurare per i nostri futuri rapporti, che auspico siano improntati alla massima collaborazione, sostenuti anche dal favorevole clima di Varenna".

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Oltre al Sindaco, è intervenuto anche Luciano Sanguineti del Consiglio Pastorale: "Caro don Enrico, il Consiglio pastorale, facendosi interprete dei sentimenti della comunità parrocchiale, le porge un sincero benvenuto e fa voti affinchè il cammino pastorale che lei sta per intraprendere sia ricco di frutti per lei e per la nostra comunità, che per quanto piccola ha una forte identità, retaggio del tempo passato, quando vivere su questa bellissima riva era una sfida quotidiana per la sopravvivenza. Il gregge che lei dovrà governare è fatto di pecorelle che non sempre sono miti e arrendevoli, ma in compenso sono generose e reali nell'impegno. Le confermiamo perciò la nostra ferma volontà di cooperare insieme con lei in uno spirito sincero di servizio affinchè tutti possiamo sentirci partecipi dello stesso sentiero di salvezza, perciò le diciamo ancora, don Enrico sia il benvenuto!".



Don Enrico con i genitori

Oltre che nella località milanese, il sacerdote ha esercitato ministero per due anni a Bernareggio, quattro a Seggiano di Pioltello, sette a Cinisello Balsamo e quattro a Luino. Anche i suoi ormai ex parrocchiani di Bollate hanno voluto far sentire il loro calore partecipando numerosi alla Messa di ieri.
"Oggi provo una grande emozione, credo si sia visto. Sono qui da un mese e mi trovo benissimo, ho già incontrato alcuni collaboratori e c'è tanta gente disponibile a dare una mano, stiamo programmando bene tante cose, quindi procediamo" ha commentato don Enrico. "Abbiamo ripreso settimana scorsa il catechismo, e mi è stato richiesto espressamente di riproporre le attività in oratorio, perchè mancano a molti, piano piano poi faremo i passi necessari per le iniziative per i più piccoli e i giovani, con l'aiuto del Decanato. C'è bisogno di comunione e di vita di comunità, anche perchè la disgregazione è sempre qualcosa di negativo. Per questo sono rimasto in contatto con i miei ex parrocchiani, scrivo loro delle preghiere e gliele mando spesso, così ci sosteniamo a vicenda e camminiamo insieme dietro al Signore, ascoltando ciò che ha da dirci e facendo la sua volontà. Sono grato per la presenza dei miei genitori e dei miei parenti, persone fondamentali in questi momenti per fare i passi giusti".



Infine, don Enrico ha rivolto un pensiero anche al signor Nodari, titolare di una fattoria a Bollate, dove il religioso ha avuto anche modo di lavorare, nonchè la "perpetua" Daniela, al suo fianco da vent'anni. Altrettanto emozionata la mamma Giuditta Galli: "Oggi si compie un nuovo passaggio, è bello vedere anche l'affetto dei parrocchiani di Bollate" ci ha detto quest'ultima. "Enrico ha voluto andare presto in seminario, aveva le idee chiare e tanta voglia di fare: è partito da Merate, poi è passato a Saronno, Seveso e Venegono. Ora siamo più vicini e potremo venire spesso a trovarlo".
Al termine della celebrazione, gli Alpini hanno offerto un rinfresco e un brindisi in piazza, permettendo di concludere al meglio il momento di festa.
A.G.
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