Olginate: le associazioni con 'Una strada per giocare' portano i piccini dritti dritti tra le stelle

“Because every night I lie in bed, the brightest colours fill my head, a million dreams are keeping me awake”. É in questi versi del brano “A million dreams”, splendidamente cantato dalla giovane Caterina Frascogna, che si può ritrovare l’essenza dell’evento che ha animato la domenica pomeriggio di Olginate.

Di fronte al Cinema teatro Jolly, è andata in scena l’iniziativa “Una strada per giocare”, a chiusura della settimana dei diritti dell’infanzia, organizzata da un gruppo di associazioni tra cui Avis, Pro loco, Aido, Scuolaboriamo, Isola della Stupidera, Associazione nazionale Carabinieri e Protezione civile. “Dopo due anni in cui non siamo riusciti ad organizzarla, è stato molto emozionante riuscire a riproporre la marcia dei diritti quindi la settimana è andata molto bene” ci ha detto Silvia Cazzaniga, referente Piedibus di Olginate, capofila insieme all’Istituto comprensivo dell’evento, aggiungendo poi, un commento sulla proposta odierna. “Ognuno secondo le proprie risorse e la propria disponibilità ma tutti hanno trovato il modo di collaborare a questo momento”.

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Il risultato è che la zona antistante il cinema si è animata di colori e risate così luminosi e forti che sembravano opporsi ad un cielo sempre più plumbeo. “Ogni bambino riceve il disegno di un’astronave su cui deve attaccare le stelle che ottiene come premio dopo aver concluso ogni gioco” ci ha spiegato con voce appassionata Silvia.

In un mondo in cui tablet e cellulari vengono lasciati in mano anche a bambini molto piccoli, in quei pochi metri di spazio quasi tutte le associazioni hanno proposto giochi manuali e attività in movimento. Tra gli altri, la Protezione civile ha impegnato i bambini in un percorso con le cariole, l’AVIS di Olginate li ha sfidati a cimentarsi in un classico come “forza quattro” mentre l’associazione “Isola della stupidera” ha proposto il gioco “accendi e spegni” con i cinesini.

In mezzo a un gioioso chiacchiericcio, per un’ora e mezza diversi gruppi di bambini hanno corso da uno stand all’altro con gli occhi sognanti, proprio come se stessero per intraprendere un viaggio nello spazio, verso l’infinito e oltre. Nel mentre, i loro genitori li seguivano con lo sguardo, alcuni sorseggiando un caldo vin brulè e sgranocchiando dei popcorn. In questo animato quadro, c’è stato spazio anche per ricordare la componente delle attività di questa settimana che rimarrà nel tempo. “Il Piedibus ha proposto alla scuola il tema dell’uguaglianza, su cui i bambini sono stati invitati a riflettere a partire da una poesia di Gianni Rodari, intitolata “il cielo è di tutti”. Sono stati realizzati questi disegni” ci ha raccontato anche Silvia Cazzaniga indicando il cartellone alle sue spalle “che verranno plastificati e posizionati sul lungolago, nei pressi di una parete ora tutta rovinata, assieme al testo della poesia”.

“Per collegare l’iniziativa alla frase scelta quest’anno dall’istituto comprensivo “e quindi uscimmo a riveder le stelle” si è deciso di invitare ogni bambino a realizzare una stella su cui scrivere o disegnare la sua riflessione sul tema dell’uguaglianza” ha proseguito dando un senso anche alle decorazioni presenti.
Su una di quelle stelle c’era scritto “le persone sono tutte uguali, anche se sbagliano. La pelle è diversa dalla nostra ma non dobbiamo giudicare le persone prima di conoscerle.” Un messaggio di una forza e di una semplicità tale che solo un bambino, con tutta la sua onestà, avrebbe potuto esprimere così schiettamente.
A.Be. - B.P.
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