Al Santuario di Lezzeno gli alpini ricordano i caduti e il 'loro' don Gnocchi

E' iniziata con lo schieramento del gonfalone comunale di Bellano, con otto gagliardetti, seguito poi dall'alzabandiera la Festa del ricordo dei caduti e della memoria del beato Carlo Gnocchi al Santuario di Lezzeno a Bellano.
Sulle note del silenzio suonato dalla tromba è stata deposta una corona d'alloro al monumento per rendere onore a tutti coloro che hanno perso la vita per la Patria.
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Virgilio Vanalli, capogruppo degli alpini di Bellano, promotori dell'iniziativa con la Sezione di Lecco,  ha ringraziato tutti per la presenza, dopo lo stop imposto alla cerimonia lo scorso anno dalla pandemia. "Stiamo uscendo da un periodo di lutti e sofferenza e dovremmo riflettere sull'insegnamento che viene dal milite ignoto e da don Carlo Gnocchi, di cui una reliquia è conservata all'interno del santuario: è un insegnamento di pace contro la guerra" ha sostenuto.

Il 4 novembre il consiglio di Bellano, come diversi altri comuni del territorio, su proposta dell'ANCI, ha approvato la civica benemerenza al milite ignoto, nel centenario della tumulazione a Roma. "Un momento di unione profonda tra tutti gli italiani stretti attorno ai caduti per ricordare tutti coloro che hanno dato la propria vita per la patria e la libertà - Ha spiegato il sindaco Rusconi- È bene ricordare la vicinanza che i cittadini e le istruzioni hanno per gli alpini, per quello che hanno fatto nel passato e in questi due anni. Quando c'è bisogno gli alpini ci sono sempre, grazie per esserci".

Molti i gagliardetti dei gruppi presenti alla giornata di commemorazione, allietata dal coro Stelutis di Brivio.
"Dobbiamo lasciare da parte quello che al giorno d'oggi ci divide. Noi alpini abbiamo il dovere di portare avanti quello che i reduci ci hanno lasciato - ha detto Marco Magni presidente Ana Lecco - Ora e più che mai dobbiamo essere uniti, condividere tutto, per uscire da questa situazione di emergenza. E' l'obiettivo di noi alpini per dare un futuro alle nostre generazioni, è l'impegno che dobbiamo mantenere. Viva gli alpini".
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