Il leader dei 'no green pass' multato per... il green pass. Altri controlli e sanzioni in città e sul territorio

La comunicazione l'ha data lui stesso, a squarciagola, dal palco del presidio del sabato, quest'oggi spostato per ragioni logistiche, sul lungolago Martiri delle Foibe e dunque all'ombra del monumento dei caduti, dopo essere stato osservato dall'alto nelle precedenti settimane in alternanza dalla statua di Cermenati e da quella di Garibaldi nelle omonime piazze: il leader lecchese del movimento "Libera resistenza" e dunque dei "no green pass" nostrani è stato sanzionato nei giorni scorsi per non aver chiesto il certificato verde agli avventori della sua attività.

La manifestazione odierna del no green pass sul lungolago

"Ci hanno fatto il verbale, sono arrivati come NAS pensando di dover controllare altre cose e alla fine al primo che hanno trovato hanno chiesto il green pass e mi hanno multato. E io ho detto loro chiaramente che farà ricorso" ha spiegato Paolo Negri. "Non pagherò e impugnerò questo verbale come dovremmo fare tutti".

Non è l'unico, in questi giorni, ad aver ricevuto la visita delle divise, venendo poi multato in relazione alle disposizioni in materia di green pass. Ieri è successo anche ad un pubblico esercizio nella zona della stazione di Lecco, finito all'attenzione della Polizia. Sono stati controllati vari clienti una delle quali è stata sanzionata in quanto non ottemperante alla prescrizione relativa al possesso del certificato verde per poter accedere agli spazi al chiuso per il consumo al tavolo. Stessa sorte per il titolare "per aver violato la prescrizione di verificare il possesso del “green pass” agli utenti che accedono agli spazi al chiuso destinati alla somministrazione". Nel comune di Calolziocorte, inoltre, un altro esercente è stato multato per mancata esposizione all’ingresso del cartello riportante il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale stesso.

Tali controlli rientrato in un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato a prevenire e reprimere ogni forma di reato, in particolare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti e quello dei comportamenti violenti di gruppi giovanili in alcune zone della città.
Schierati ieri, a seguito delle determinazioni assunte in sede di apposito Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica tenutosi presso la Prefettura, operati della Polizia di Stato della Questura cittadina (Squadra Mobile, Squadra Volanti e Polizia Amministrativa) nonché equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia, di un’unità cinofila antidroga di Milano e di personale della Sottosezione Polizia Ferroviaria.
Nel corso dell'attività sono stati effettuate verifiche nelle principali vie e piazze del centro cittadino - con particolare attenzione alla zona della stazione ferroviaria di Lecco -  nonché di Piazza Cappuccini e dunque del rione Santo Stefano. Come anticipato, sono stati passati in rassegna anche alcuni esercizi commerciali.
In Corso Bergamo il titolare di un locale è stato sanzionato per la mancata esposizione del cartello “vietato fumare” mentre in altra realtà affacciata su via Resinelli, dal controllo avventori, sono "saltati all'occhio" alcuni soggetti di nazionalità albanese, con vari precedenti penali.
Durante il servizio sono state identificate complessivamente 56 persone, con ulteriore controllo su 12 veicoli.
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