Casargo: si è aperta la 30esima edizione della Mostra regionale della Capra orobica. Le storie dei giovani allevatori della Valle
Il giorno più atteso è arrivato. Si è aperta questa mattina la trentesima edizione della Mostra regionale della Capra Orobica in quel di Casargo.
L’amicizia tra questi ragazzi è nata prima di condividere la passione per l’allevamento delle capre, tra di loro non esiste la rivalità dell’avere l’animale più bello o quello che vince più premi in questa manifestazione. Sono uniti dallo spirito di partecipare per portare avanti una tradizione che è iniziata 30 anni fa con il “nonno” Fermo e che proseguirà con loro.
350 gli ovicaprini “iscritti”, 100 in più dell'edizione del 2019, l'ultima prima dello stop imposto dalla pandemia per lo scorso anno.
Lorenzo Colombo
Giacomo De Battista
Guido Acquistapace
Il gruppo di Pagnona
I gemelli Muttoni di Casargo, Giacomo e Lorenzo, 83 anni
Giacomo da quando ha 3 mesi trascorre le sue estati sugli alpeggi di Premana: la sua prima volta a Barconcelli nella baita di famiglia e adesso a Caprecolo, dove da alcuni anni fa il malgaro con alcuni bovini e le capre degli amici. “Dal 2 novembre ho iniziato il lavoro come fabbro, a Premana, ma nei 3 mesi estivi tornerò a Caprecolo ad occuparmi degli animali”.
I ragazzi di Caprecolo
Con lui gli amici di sempre, Simone Galluzzi di Casargo e Cristian Fazzini, Sarah Morandini e Guido Acquistapace di Crandola Valsassina. Quest'ultimo, 35 anni, fin da piccolo ha partecipato come spettatore o accompagnatore degli animali del nonno alla mostra, la sua passione per gli ovicaprini lo ha portato ad aver tutt’oggi un allevamento di 11 capi, tra loro il capobranco Luciano, becco di 2 anni dal mantello nero fulvo e la capra più anziana del gregge, un esemplare di ben 9 anni.Rita e Sarah
Moira Acquistapace