Galbiate: 'mamma Rai' ospita Luca Dell'Oro. La sua storia di ripartenza a 'A Sua immagine'

«Certo che a volte il destino è strano... mi ricordo ancora tutto dell'incidente… Mi ricordo la famiglia sempre vicina e quel manipolo di "amici folli" che non mi hanno mai abbandonato. Guardo dietro, vedo una persona fragile ma che con la sua forza dentro e l'aiuto fondamentale di tutti, è diventato un leone. Guardo il ragazzino che ero e l'uomo che sono diventato. Guardo oggi e mi ritrovo RAI 1 in casa ad intervistare le persone a me più care. Emozione unica».

Luca Dell'Oro con Lorena Bianchetti

A scrivere è il ventiseienne galbiatese Luca Dell’Oro, lo scorso 27 ottobre: un post carico di emozione sui suoi social con il quale annunciava l’invito Rai a partecipare alla trasmissione «A Sua immagine», condotta da Lorena Bianchetti. Luca, noto in paese anche per il suo recente impegno politico, appena ventunenne rimane vittima di un terribile incidente sul lavoro, nel quale perde gran parte della mano destra: ha inizio così il periodo più buio della sua vita, dal quale però nasceranno negli anni a venire molti nuovi orizzonti. In particolare a questa tremenda esperienza deve l’idea di «Viaggiando contro le Barriere», un blog attualmente molto seguito dove condivide le sue avventure in giro per il mondo, con un particolare occhio all’accessibilità dei luoghi. Una manna per chi soffrendo una qualche disabilità voglia intraprendere un viaggio: diverse le mete censite, da Luca stesso e con l’apporto di esperienze di amici quando non della community stessa del blog.

Luca in ospedale, sotto il suo tatuaggio

Finché un giorno di ottobre, suona il telefono: «Era la Rai – racconta Luca – che aveva intercettato il mio blog: e per questo devo dire grazie anche ai vostri articoli che erano usciti a riguardo, che sono stati condivisi moltissimo. Dalla Rai volevano capire come era nata l’idea del diario online, per la quale io stesso mi ero messo a scrivere in favore dell’accessibilità». E a fine ottobre la troupe Rai sbarca a Galbiate, per intervistare i suoi genitori e in quell’occasione si ferma qualche ora in paese, attirando l’attenzione, intervista i suoi amici, raccoglie esperienze. Infine, lo scorso 6 novembre finalmente Luca sale su «quel» treno, quello che lo porterà nella Capitale con le gambe che tremano per l’emozione di trovarsi nei corridoi di «mamma Rai», come la chiama lui ricalcando un leitmotiv in voga diversi anni fa. «Ero veramente emozionato – racconta – è stato un fine settimana meraviglioso: entrare in quegli studi ti gasa tantissimo, e poi conoscere i personaggi famosi…. Lorena Bianchetti è molto disponibile, mi ha raggiunto in camerino prima della registrazione per una chiacchierata conoscitiva e preparatoria all’intervista vera e propria. E poi anche il suo staff: mi hanno seguito con cura, mi hanno messo a mio agio anche davanti alle telecamere».

Con gli amici

La trasmissione si svolge davanti a un pubblico selezionato (anche per ragioni legate al Covid), che partecipa attivamente rivolgendo anche domande agli ospiti. Sotto i riflettori Luca ripercorre i momenti più significativi dell’esperienza vissuta, tra cui – forte – l’esperienza di fede che ne è scaturita. «Come è facile immaginare in quel periodo sono stati frequenti i momenti di crisi, in cui metti in discussione tutto, ti chiedi dove sia Dio e perché abbia permesso che succedesse».

Foto dall'album dei ricordi

Ed è anche grazie all’aiuto dell’allora coadiutore don Omar che Luca impara a riconoscere Dio negli occhi e nei gesti degli amici che non lo lasciano da parte, continuando a coinvolgerlo nelle partite di calcio dove lui mantiene il ruolo di portiere, nelle vacanze sulla Riviera romagnola dove lo aiutano in tutto, persino a lavarsi. Gli stessi amici che in tarda primavera, nell’area dell’ex Parco Ludico, festeggiano con lui il compleanno a tema Canarie (la sua grande passione), occasione nella quale lui sfoggia un travestimento da Achille Lauro. «Ricordo una cosa che mi disse Omar all’epoca e che ancora oggi mi guida: siamo come alberi di ulivo, che nascono solidi ma nel percorso di piegano, curvano per poi tornare a svettare verso l’alto. Il punto è questo: spesso nella vita subiamo delle “curvature” per svariate ragioni. L’importante è non perdere l’orizzonte, puntare sempre in alto alle foglie, e ai fiori».

Ancora con gli amici, sotto la festa di compleanno in tema Canarie

Luca oggi dice grazie – oltre che alla sua famiglia – ai suoi amici che non l’hanno abbandonato un istante, ai sorrisi che ha incontrato nel Centro Protesi dopo l’incidente, che hanno insegnato il sorriso anche a lui.
E tutto questo lo racconta ai microfoni di Lorena Bianchetti, sabato pomeriggio intorno alle 4 meno un quarto su Rai uno e poi in replica su Rai Play.
Chi volesse conoscere la sua storia e i suoi viaggi può collegarsi al suo blog: https://lucaillc95.wixsite.com/contro-le-barriere .
QUI invece il nostro articolo della scorsa primavera:
Annalisa Infante
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