Mandello: gli Alpini omaggiano i loro 'veci', sette ultranovantenni

“Al nostro Vecio, felici di averti fra noi con la tua saggezza”. Questa la scritta impressa sul crest di vetro omaggiato agli Alpini ultranovantenni della sezione di Mandello del Lario, guidata da Claudio Bianchi.








“Gli anni possono essere un peso ma anche una ricchezza, la ricchezza di chi ha vissuto una vita piena e attiva”: queste le parole rivolte dal capogruppo a Ezio, Fiorenzo, Gigi, Lazzaro, Mario, Nello e Tullio, le Penne Nere che nel corso del tempo hanno fatto la storia della sezione locale, che nella giornata di giovedi 18 novembre ha voluto essere vicina ai suoi Alpini con qualche primavera in più sulle spalle, che orgogliosamente indossano ancora il cappello.







“Avete avuto la fortuna di godere della pienezza della vita dopo gli anni '60, anni di grande fermento, di entusiasmo. C'era la voglia di dimenticare la guerra, c'era un paese da ricostruire, i figli da crescere" ha proseguito ancora Claudio Bianchi, in passato ufficiale degli Alpini. "Io, che allora ero un bambino, lo ricordo come un tempo magico dove tutto era felice. C'erano meno angosce e più certezze, un accostarsi con incanto alle novità che la tecnologia metteva a disposizione. La lavatrice, la televisione, anni belli e felici”.
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