Lecco festeggia la Virgo Fidelis: 40 anni fa grandi celebrazioni

L’annuale ricorrenza verso la fine di novembre della Virgo Fidelis, la Madonna della Fedeltà, patrona dell’Arma dei Carabinieri, verrà festeggiata domenica prossima, 28 novembre, presso la basilica di San Nicolò, con la Messa delle 10 celebrata dal prevosto mons. Davide Milani.
La Virgo Fidelis si presenta quest’anno come occasione per riannodare un percorso complessivo dei Carabinieri lecchesi avviato nel 1964/1965 con la ricostituzione della sezione locale voluta dall’allora comandante della Polizia Locale Sebastiano Masia, dal magistrato Arcangelo Miceli, da Alfonso Chistolini e dal maresciallo maggiore Giuseppe Lavecchia, a lungo alla testa della stazione nella caserma di corso Martiri.
Sull’onda di queste memorie sarà possibile rammentare le prime riunioni costitutive della sezione, nel generale entusiasmo per le manifestazioni del 150° dell’Arma (1964), in particolare della parata svoltasi all’aeroporto romano dell’Urbe, con spiegamento imponente di reparti e di mezzi: è da ricordare la Virgo Fidelis del 1981, quando giunse a Lecco il generale Edoardo Palombi, vice comandante dell’Arma e prefetto straordinario di Genova per la lotta contro il terrorismo in un periodo tra i più tragici “nella notte della Repubblica”.


Il generale Edoardo Palombi a Lecco con il comm. Alfonso Chistolini

La Virgo Fedelis di quell’anno sottolineò altresì, il legame dei Carabinieri con il Comune lecchese di Esino Lario, dove era nato il generale Enrico Mino, comandante dell’Arma, sepolto nel sacrario dei Caduti del suo paese di origine, deceduto in un incidente aereo sui monti di Calabria in una ricognizione anti banditismo. Enrico Mino, classe 1915, ebbe i natali a Esino dove il padre era medico condotto e la mamma Olga maestra elementare.
La presenza a Lecco nel 1981 del generale Edoardo Palombi, figura di spicco nel panorama nazionale per i ruoli assunti, si deve all’allora presidente dell’Associazione Carabinieri comm. Alfonso Chistolini, scomparso nel settembre 1988. Quest’ultimo, classe 1919, nativo della Valtellina, arruolato nei carabinieri non ancora ventenne, si trovò poi nel battaglione mobilitato sul fronte greco-albanese, nel 1940/1941. Nella sua compagnia di appartenenza c’era anche un giovane tenente, Edoardo Palombi. Chistolini si trovò nel dopoguerra ’45 a Lecco e, dopo aver prestato gli ultimi anni di servizio presso la caserma di corso Martiri, volle rimanere in città avviando un’attività commerciale e, nel 1964/1965, fu tra i primi a raccogliere l’invito a ricostituire una sezione con gli argenti alamari e la fiamma dorata che non si spegne. Chistolini è stato il "numero uno" dalla primavera 1969 all’autunno 1988, quindi per quasi vent’anni. Subentrò al primo presidente, il magistrato Arcangelo Miceli.
Nella cerimonia di 40 anni fa avvennero premiazioni significative: vennero effettuate da Luciano Lavecchia, già ufficiale dell’Arma nel battaglione di Trento, figlio del maresciallo Giuseppe. Ricevettero riconoscimenti anche il tenente colonnello Angelo Rossi, primo comandante provinciale a Lecco, il tenente colonnello Antonio De Marco, secondo a ricoprire il ruolo, nonchè il titolare del centro ippico “La Nuova Poncia” di Annone, Armando Galantino, e Patrizia Vismara, addetta P.R. della Poncia, dove, nel giugno precedente, si era tenuto il prestigioso carosello storico e altre manifestazioni correlate, con il reggimento a cavallo dell’Arma di stanza a Tor di Quinto in Roma. La tessera di socio simpatizzante venne consegnata al presidente della Camera di Commercio Vico Valassi.
Nella celebrazione della Messa presso l’allora salone di Palazzo Falck, in piazza Garibaldi, la preghiera del carabiniere venne letta da Maurizio Faravelli, allora impegnato nel nucleo operativo della Protezione Civile e poi presidente.
A.B.
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