Bellano: contro la violenza sulle donne uno spettacolo e panchine rosse

Bellano celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne con un appuntamento emozionante e coinvolgente. Martedì 23 novembre, alle 21, al cinema teatro verrà proposto lo spettacolo “Ferite a morte”, tratto dall’omonimo libro di Serena Dandini, a cura della compagnia “Che problema c’è?”. L’ingresso è libero e tutta la cittadinanza è invitata a partecipare a questa serata di riflessione.
Lo spettacolo sarà seguito da un salotto colloquiale, con gli interventi del Commissario Capo dr. Gianluca Gentiluomo, dirigente della squadra Mobile di Lecco, Sofia Bianca Maria Muccio, avvocato criminologo, specializzato in interventi in favore di donne vittime di violenza, e Amalia Bonfanti, dell’associazione “L’altra metà del cielo - Telefono donna di Merate”, che affronteranno il tema della violenza sulle donne dialogando fra loro e con il pubblico in sala, in maniera informale, ma professionale e preparata, per ricordare l’importanza della denuncia.



“Questo appuntamento rappresenta l’inizio di un percorso di sensibilizzazione rivolto a tutta la popolazione - spiega l’assessore ai servizi alla persona Jessica Vanelli -. Nei prossimi mesi, infatti, sono previste altre azioni pensate per richiamare l’attenzione sul tema, su cui bisogna riflettere tutto l’anno. Un gesto simbolico sarà quello di posizionare una panchina rossa in via Vittorio Veneto. Sarà particolare non solo nel colore ma anche nella forma”.
Quella in centro paese, però, non sarà la sola a essere posizionata nel territorio comunale. Dal lago alla montagna, infatti, una seconda panchina troverà posto in località “Canton de Ciar”.
“In questo caso sarà gigante - evidenzia il sindaco Antonio Rusconi -. Bellano è infatti appena entrata a far parte della rete ufficiale delle Big Bench e sarà il primo Comune della provincia di Lecco a posizionare questa installazione approvata dalla community. Questa panchina, offerta dalla Pro Vendrogno, verrà sistemata in un punto estremamente panoramico, sul Monte Muggio. In questo modo un’attrazione turistica avrà anche una valenza sociale”.
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