'La città che cura': proiezione e dibattito a Lecco, il 18

La pandemia da Covid-19 ha portato fra l’altro in evidenza il tema dell’assistenza territoriale: è cresciuta in questo tempo una nuova consapevolezza sul ruolo determinante, per la qualità della sanità pubblica, di una presenza diffusa di servizi efficienti, capillari e vicini ai cittadini, in grado di captare e affrontare precocemente le criticità di salute delle persone, in particolare di quelle più fragili, curandole il più possibile al proprio domicilio, in rete e in modo integrato con i servizi sociali e abitativi e con l’apporto del mondo associativo.
Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) prevede l’approvazione entro l’anno di una nuova legge sull’Assistenza Socio Sanitaria Territoriale e sull’argomento ferve la discussione a tutti i livelli. Lo stesso tema dovrà trovare attuazione anche con la legge di modifica del Servizio Socio Sanitario Lombardo in discussione in questi giorni nel Consiglio Regionale. Ma non si parte ovunque da zero. Sono molteplici le esperienze, anche vicine, che con forme e gradualità diverse hanno precorso questo modello.
Senza la presunzione di indicare ricette preconfezionate, il Forum Salute Mentale di Lecco vuole portare all’attenzione un interessante esempio di servizi socio-sanitari territoriali attivo dal 2005, le “Microaree" di Trieste. L’esperienza è raccontata nel libro “La città che cura”, poi trasposto in un docufilm col medesimo titolo, che sarà proiettato in un incontro pubblico ad ingresso libero, giovedì 18 novembre, con inizio alle 20.00 allo Spazio Teatro Invito di Via Ugo Foscolo 42 a Lecco. Seguirà un dibattito con la partecipazione della regista del film e della Coordinatrice del progetto, a cui sono invitati cittadini e rappresentanti delle istituzioni territoriali coinvolte.
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