Monte: già residente a Levata, il testimone di giustizia Piero Nava è cittadino onorario

Piero Nava è cittadino onorario di Monte Marenzo. Un lungo applauso ha sancito nella serata di ieri il conferimento del riconoscimento ufficiale a quello che è stato il primo testimone di giustizia in Italia, un uomo che con coraggio e senso civico ha permesso la cattura e la condanna dei mandanti e degli esecutori dell'omicidio del Giudice Rosario Livatino, arrivando a sacrificare sé stesso e la sua famiglia per i valori di giustizia e legalità.


Il Consiglio Comunale (foto di UPper)

La proposta è arrivata nelle scorse settimane dall'Associazione Culturale UPper, che tramite una lettera formale ha chiesto al Consiglio Comunale la possibilità di omaggiare formalmente Piero Nava, che dal 1969 al 1986 - prima di trovarsi ad assistere all'uccisione del "giudice ragazzino", avvenuta il 21 settembre 1990 mentre quest'ultimo stava percorrendo da solo, senza scorta, la strada tra Enna e Agrigento per andare in tribunale - ha vissuto proprio a Monte Marenzo, e precisamente in frazione Levata. A distanza di tre decenni da quel tragico agguato, l'uomo è ancora ritenuto un "soggetto a rischio", essendo destinatario di un verdetto di morte delle famiglie mafiose siciliane, tanto da essere costretto a vivere "in incognito", sotto falso nome e senza la possibilità di apparire in pubblico.


Sulla sinistra il consigliere comunale e membro di UPper Andrea Mangione

"Quello di Piero è un gesto che non vogliamo dimenticare, che può e deve essere di insegnamento per tutti noi" ha commentato il sindaco di Monte Marenzo Paola Colombo. "Ciò che mi ha colpito di più, nella sua storia, è forse la sua convinzione, il fatto che lui, se si ritrovasse nella stessa situazione, si comporterebbe esattamente allo stesso modo. E tutto ciò nonostante le conseguenze che sta tuttora subendo, nonostante l'indifferenza delle altre persone che, come lui, hanno assistito all'omicidio, senza intervenire. Il suo gesto, spontaneo ma di altissimo senso civico, deve essere un esempio per tutti, a partire dalle nuove generazioni. Piero Nava ci ha insegnato che dire la verità è l'unica scelta possibile, che la giustizia e la legalità devono essere principi irrinunciabili in una società civile. E noi siamo stati felici e orgogliosi di renderlo cittadino onorario del nostro Comune".


Il sindaco Paola Colombo. Sotto, con il giornalista Paolo Valsecchi



Un riconoscimento, questo, "che farà molto piacere anche allo stesso Piero", come assicurato dal giornalista Paolo Valsecchi che, insieme ai colleghi Lorenzo Bonini e Stefano Scaccabarozzi, ha redatto il libro "Io sono nessuno", presentato in estate proprio a Levata. Ad esprimere soddisfazione per la scelta favorevole e unanime del Consiglio Comunale anche l'Associazione UPper, intervenuta con alcuni volontari in sala civica per assistere alla votazione della proposta. A breve la motivazione della cittadinanza onoraria sarà esposta all'esterno del Municipio su una pergamena, che riporterà queste parole:

Il Consiglio Comunale di Monte Marenzo, conferisce la
cittadinanza onoraria
al signor
Piero Nava
già residente nel nostro paese dal 1969 al 1986,
primo testimone di giustizia in Italia,
che ha permesso la cattura e la condanna dei mandanti
e degli esecutori dell’omicidio del Giudice Rosario Livatino.
Con la sua coraggiosa testimonianza ha sacrificato sé stesso e la sua famiglia.
Un gesto spontaneo ma di altissimo senso civico, coerente con i valori fondanti
di giustizia e legalità che sono principi irrinunciabili in una società civile
nei quali Piero Nava si è sempre riconosciuto.
Piero Nava non ha avuto dubbi: DIRE LA VERITÀ È L’UNICA SCELTA POSSIBILE.
Un esempio da seguire per tutti e, in modo particolare, per le nuove generazioni.
Con riconoscenza e stima

Monte Marenzo, 15 novembre 2021
Il Sindaco
Paola Colombo
B.P.
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