Calolzio: 120 richieste per il Piedibus, solo 38 i volontari

L'amministrazione comunale di Calolzio rilancia l'appello: se si vuol permettere al Piedibus di tornare a marciare servono altri volontari. Ne mancano almeno trenta per garantire la ripartenza di tutte le linee. E' quanto ha spiegato ieri sera in consiglio comunale il sindaco Marco Ghezzi. L'assise ha approvato all'unanimità dei presenti il nuovo regolamento per il funzionamento del servizio, ad oggi totalmente in capo al Comune essendosi l'Istituto Comprensivo sfilato dalla sua gestione. Le richieste da parte delle famiglie parrebbero non mancare: circa 120 i bambini potenzialmente interessati al Piedibus. Per ora però ci sono sono 38 accompagnatori disponibili, non tutti “a tempo pieno”: troppo pochi per garantire sei linee come in passato. “Stiamo cercando comunque di far partire uno o due linee” ha assicurato il sindaco sperando che rimettendo in moto la macchina qualcuno decida di farsi carburante per offrire il servizio ad un numero superiore di alunni. E con ogni probabilità come accompagnatori saranno impiegati anche i percettori del reddito di cittadinanza, ha annunciato Ghezzi, puntualizzando però come il numero dei disponibili sia esiguo e dunque non risolutivo per il Piedibus. Meglio confidare su altri calolziesi di buona volontà pronti a farsi una bella passeggiata tutti i giorni (o almeno un giorno la settimana) in compagnia di un bel serpentone di vivaci bambini.
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