UP–Un Percorso/26: in gita sulla neve al Rifugio Casera Vecchia di Varrone da Premana

I colori caldi dell’autunno – giallo, arancione, rosso – si mescolano con i freddi bianco della neve e con azzurro del cielo limpido. È ancora novembre, ma il freddo e le precipitazioni delle scorse settimane hanno portato a un primo assaggio di inverno. In questa puntata di UP – Un Percorso, vi suggeriamo una bella camminata per andare a muovere i primi passi sulla neve, in tutta sicurezza. Vi portiamo infatti in Alta Valvarrone, con la spiegazione del semplice itinerario che, da Premana, conduce al Rifugio Casera Vecchia di Varrone.

Partenza: Premana, zona industriale (750m slm)
Arrivo: Rifugio Casera Vecchia di Varrone (1.675m slm)
Sentiero: nn
Difficoltà CAI: E
Durata: 2 ore 45 minuti
Dislivello: 940m
Adatto ai bambini: sì

La camminata che proponiamo questa settimana è abbastanza lunga, ma al contempo molto semplice: il dislivello, comunque significativo, è spalmato sui 9 chilometri di cammino. Per lunghi tratti l’escursione si svolge su strada agrosilvopastorale e poi su un sentiero largo e comodo. Lungo tutto il percorso sono presenti numerose fonti d’acqua fresca.






La partenza è a Premana, in Via Giabbio, nella zona industriale. Lasciata l’auto, si superano gli ultimi capannoni e si raggiunge il Torrente Varrone, che si attraversa su un ponte di pietra. Dall’altra parte del ponte si trovano, a destra, le indicazioni per la Val Marcia e, a sinistra, quelle per l’Alta Valvarrone e, nello specifico, per il Rifugio Casera Vecchia di Varrone (CAI Premana). Il tempo segnalato sul cartello è di 2 ore e 15 minuti, ma verosimilmente ci si metterà un po’ di più.
Svoltiamo quindi a sinistra e, superata una sbarra, inizia la strada agrosilvopastorale che percorreremo per la sua interezza. Dopo una prima salitina, il percorso prosegue pianeggiante per una decina di minuti, fino a raggiungere l’Agriturismo Giabi.






Poco oltre, un ponte ci riporta sulla sinistra del fiume. Proseguiamo il cammino leggermente in salita tra i castagni fino a raggiungere il nucleo di case di Gebbio, dove ci si congiunge con un sentiero che parte dal paese di Premana. Qui si trova anche, su un pannello di legno, l’indicazione sull’apertura del Rifugio Casera Vecchia. Tenendo la destra, si passa tra le case. Una volta usciti dal nucleo, incrociamo una nuova deviazione per Premana, da ignorare. Si prosegue ancora lungo la strada agrosilvopastorale che costeggia il fiume per diversi minuti, poi si attacca un tratto in salita a tornanti fino a raggiungere prima la Cappella del Pegnadüür e poi una cappelletta dedicata a Sant’Uberto, dove si trova una fontana e alcuni tavoli da picnic. Proseguendo con altri tornanti, si arriva finalmente alle case dell’Alpe Forni (1.105m slm, circa 1 ora di cammino).






Superato l’abitato, rimanendo sempre sulla strada principale, ignoriamo a destra le indicazioni per l’Alpe Casarsa, fino ad arrivare alla località Vegessa, dove in questi giorni è già possibile incontrare la prima spolverata di neve. Superate anche queste ultime case, la strada diventa sentiero di terra battuta ed entra in un bel bosco di pini, quindi inizia a prendere quota più velocemente rispetto quanto fatto fin qui, ma comunque non si tratta mai di pendenze ripide. In caso di neve, come in questo periodo, bisogna fare attenzione ai lastroni di ghiaccio che possono formarsi. Superata una piccola area picnic vicino a una cascata, arriviamo a un bivio: a destra sono indicate l’Alpe Artino e l’Alpe Barconcelli; a sinistra il Rifugio Casera Vecchia di Varrone, il Rifugio Santa Rita e il Rifugio Falc. Il cartello, che rispecchia abbastanza fedelmente i tempi medi, indica 30 minuti per il Casera vecchia.






Seguiamo le indicazioni del cartello e affrontiamo l’ultimo tratto di salita, sempre con pendenze moderate fino ad un altro bivio. Ignoriamo le indicazioni per Premana e l’Alpe Fraina, proseguiamo verso la nostra mèta che ormai è vicina. Arrivati a un ponticello, si attraversa nuovamente il torrente e si entra nella bellissima conca di Varrone, con l’omonimo Pizzo che si staglia imponente sullo sfondo. Poco oltre, sulla sinistra, ecco comparire il Rifugio Casera Vecchia di Varrone, che in queste settimane è immerso in un meraviglioso paesaggio innevato. Per raggiungerlo, ci sono volute poco meno di tre ore. Per la discesa si può percorrere lo stesso sentiero dell’andata.
Prima di partire, consigliamo di contattare il rifugio per verificarne l’apertura e le condizioni della neve.

Michele Castelnovo
www.trekkinglecco.com

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