Colico: soggiorno in hotel non saldato, romano è assolto

Era accusato di aver soggiornato, nel 2019, presso una struttura alberghiera vista lago a Colico, versando il dovuto solo per le prime due notti di pernotto, "dimenticando" poi, alla partenza, di saldare il previsto per gli altri giorni trascorsi come ospite in hotel. "Insolvenza fraudolenta" il reato contestato a Luigi Crispino, romano, classe 1952. Ieri il giudice Martina Beggio lo ha assolto. Valida, evidentemente, la difesa dell'avvocato Alessandra Carsana, ritrovatasi tra l'altro il fascicolo tra le mani all'improvviso, in apertura di istruttoria, stante la mancata presentazione in Tribunale a Lecco del difensore dell'imputato, una toga del Foro capitolino, non comparso poi nemmeno ieri quando, dichiarato chiuso il dibattimento, le parti sono state invitate a rassegnare le loro conclusioni. In soldoni, l'avvocato Carsana nella propria arringa ha sostenuto come a suo avviso, dopo aver versato il pattuito per i primi giorni di soggiorno, il signor Crispino non sia più stato in grado di pagare la quota parte rimanente per l'altra parte della vacanza, senza però alcuna intenzione fraudolenta. Una linea, vista la sentenza, sposata dal giudice che ha assolto il 69enne romano, mai presentatosi al suo cospetto, come del resto il legale che aveva interessato della questione.

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