Lecco, pestaggio al Madison nel 2017: per i due imputati condanna a 2 anni e 3 mesi

Il locale scenario dell'accaduto
Due condanne a conclusione del processo penale scaturito dal pestaggio avvenuto, qualche giorno prima del Natale 2017, al Madison Square di Piazza Carducci. Stamani il giudice in ruolo monocratico Martina Beggio ha infatti ritenuto provata la penale responsabilità dei due imputati che hanno affrontato il dibattimento: Yari Del Fedele 25 anni e il coetaneo Roberto Colosimo - assistiti rispettivamente dall'avvocato Alessandra Carsana e dalle colleghe Michaela Licini e Annamaria Appiani - sono stati condannati a due anni e tre mesi, oltre al pagamento delle spese processuali. Disposto anche un risarcimento alle quattro parti civili costituitesi nel procedimento tramite l'avvocato Marilena Guglielmana, pari a 12.200 euro complessivamente.
Altri due imputati erano già usciti di scena avendo scelto di avvalersi dell'istituto della messa alla prova: Luca Donato (classe 1971) chiamato a rispondere soltanto di danneggiamenti per aver scagliato - pare per porre fine all'aggressione in corso - una palla da biliardo contro una vetrata del bar, crepandola e Genc Dervishaj (classe 1995) tacciato invece di lesioni aggravate.
Una serata decisamente movimentata quella di quasi quattro anni fa, con una donna scaraventata giù dalle scale e botte da orbi tra i presenti, tanto da richiedere l'intervento nel rione lecchese di Castello, anche dei soccorritori del 118 per prestare le cure del caso ai feriti, poi trasportati al vicino ospedale Manzoni.
Il diverbio era divampato nella zona situata in prossimità della toilette. A raccontare l'accaduto, nel corso dell'istruttoria, era stata la fidanzata di uno degli odierni imputati. ''Eravamo andati in bagno, nello stesso, quando qualcuno ha iniziato a bussare alla porta con insistenza – aveva detto la giovane rispondendo alle domande delle parti - Ho gridato che c’era l’altro libero ma chi stava fuori ha continuato a bussare. Allora siamo usciti''.
A quel punto la situazione sarebbe generata. La coppia avrebbe infatti avuto uno scambio di battute poco felice con la donna che stava al di là della porta, raggiunta poi da un amico preoccupato nel non vederla tornare sui propri passi. Informato dell'accaduto, l'uomo avrebbe chiesto ai fidanzati - che nel frattempo si era spostata sulle scale, riprendendo a baciarsi - di chiedere scusa alla sua conoscente.
Questa la scintilla che avrebbe dato fuoco alle polveri con i due adulti poi entrambi ruzzolati giù dai gradini come pure l'operatrice sanitaria intervenuta dopo le grida dell'amica, venendo poi “schiacciata” da un supposto gruppo di giovani scattati per prender parte alla collottazione. Un trauma che le era costato la frattura della spalla destra e quattro mesi di tutore.
Un'istruttoria piuttosto articolata, durante la quale è stata lunga la lista dei testi chiamati a riferire in merito ai fatti di quella sera, con contrapposti due gruppi di avventori: da un lato dei ragazzi di circa 20 anni e dall'altra dei 40enni, quest'ultimi arrivati nel locale dopo aver trascorso la serata in pizzeria ricordando i vecchi tempi, essendo tutti stati, in gioventù, vicini di casa. Quattro di loro però, sono finiti all'ospedale per le conseguenze di quell'improvviso e inaspettato parapiglia.
Stamani dunque, la chiusura dell’istruttoria dibattimentale con la sentenza del giudice Beggio che ha sentenziato la condanna di entrambi gli imputati per il reato di lesioni, disponendo altresì il non doversi procedere per quel che riguarda la rissa, contestazione che era stata chiesta sul finire del dibattimento dal vice procuratore onorario Caterina Scarselli.
G.C.
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