Vitali 'avvia' il Lecco mountain festival il 14: quattro gli eventi

Riparte dal lago il “Lecco mountain festival”, dopo l’edizione dello scorso anno messa sottosopra dall’emergenza covid. E riparte con una formula rinnovata: quattro appuntamenti non più concentrati in pochi giorni ma distribuiti nell’arco di tre settimane. Ci si è resi conto, in questa ma anche in altre manifestazioni, che di fronte a un cartellone condensato, il pubblico non riesce a presenziare, come magari vorrebbe, a tutte le iniziative, privilegiando una serata rispetto all’altra.
Diluendo il calendario in un arco di tempo di ampio, si dovrebbe così consentire una partecipazione più costante.

Il primo appuntamento è in calendario per la prossima domenica. 14 novembre, alle 11 a Palazzo Falck in piazza Garibaldi per la presentazione del nuovo romanzo dello scrittore bellanese Andrea Vitali. “La gita in barchetta” è appena uscito da Garzanti. Abbandona per un attimo la saga del maresciallo Maccadò e le atmosfere degli anni Trenta. Ambientato infatti nel 1963, narra le vicende di Annibale Carretta, un ciabattino e strusciafemminie (che in vita «ha ricevuto più sganassoni che compensi per le scarpe risuolate») finito in miserie e nelle mire della presidente della San Vicenzo per ragioni d’eredità: «Tre sorelle, tre destini – recita il sottotitolo - E un intero paese che guarda e, soprattutto, parla».

Sarà dunque l’ormai indiscusso aedo moderno del nostro lago ad aprire una rassegna dedicata alla montagna e all’alpinismo. Ma non è poi scelta così strana, spiega il direttore della manifestazione Andrea Gaddi, «visto che il festival è della montagna, ma vuole esserlo anche del territorio».

La seconda iniziativa del cartellone è programmata per la serata di giovedì 18 ed è dedicata alla rievocazione della spedizione lecchese al McKinley in Alaska nel 1961. All’auditorium della Camera di commercio in via Tonale, alle 21, sarà proiettato il documentario che racconta l’impresa con le riprese effettuate durante la salita da Riccardo Cassin che era alla guida del gruppo di alpinisti lecchesi che raggiunse la vetta di oltre seimila metri aprendo una via lungo la parete sud. A condurre la serata sarà il giornalista Marco Albino Ferrari, conosciuto soprattutto per avere fondato la rivista “Meridiani Montagne” ma con all’attivo diverse pubblicazioni.

La conquista del McKinley e Riccardo Cassin sono stati, si ricorderà pretesto per una polemica politica sviluppatasi nel primo scorcio dell’estate appena conclusa con il Comune di Lecco accusato di avere dimenticato la ricorrenza del sessantesimo anniversario, lasciando che il Cai andasse a celebrarlo in quel di Valmadrera. Quasi uno smacco, visto che la via tracciata dai “ragni” era stata denominata proprio “Città di Lecco”.  Ora è in fase di allestimento a Palazzo delle paure – in collaborazione tra Cai, Comune e Fondazione Cassin – una mostra dedicata all’impresa di sessant’anni fa. E la proiezione del documentario, nell’ambito di Lecco mountain festival, è in qualche modo complementare alla mostra.

Terza data del festival, quella di giovedì 25 novembre (auditorium della Camera di commercio, ore 21), quando sarà proiettato “Fratelli si diventa”, il film su Walter Bonatti raccontato da Reinhold Messner, film  fino a ora presentato solo in un paio di occasioni, a Milano e a Bergamo. Alla serata sarà presente il regista Alessandro Filippini, giornalista della “Gazzetta dello sport”.

La chiusura sarà con la tradizionale assegnazione del Premio Stile Alpino a quegli alpinisti che nel corso dell’anno si sono distinti in imprese particolari. Appuntamento mercoledì 1 dicembre alle 21 sempre all’auditorium della Camera di commercio. Per l’occasiona sarà anche presentato in prima assoluta il documentario sui “Ragni” realizzata dall’emittente televisiva lecchese “Unica Tv”.
La prenotazione è consigliata per tutti gli eventi, ma è obbligatoria per la serata del 1° dicembre (e-mail: info@leccomountainfestival.com).
D.C.
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