Calolzio: taglio del nastro per la nuova ambulanza, in formazione 54 aspiranti Volontari
Il parco mezzi dei Volontari del Soccorso di Calolziocorte da oggi conta un'ambulanza in più. E' pronta ad entrare in servizio la VolCal202, dedicata proprio a tutte le "giubbe arancioni" nell'anno in cui l'Associazione festeggia il suo 50esimo (+1) di fondazione.
Aspettando il Natale, dunque, in un pomeriggio tipicamente autunnale, con l'aria fredda scaldata da un bel sole e dalle caldarroste messe appositamente al fuoco dagli alpini del gruppo Pippo Milesi, in diversi hanno partecipato alla benedizione dell'ambulanza. I volontari con il nuovo mezzo
Il presidente Fabrizio Vetteroni. Sotto il particolare della sigla della nuova ambulanza
Quale regalo, era stato annunciato l'acquisto di due nuovi veicoli: il primo inaugurato proprio quest'oggi presso la sede di via Mazzini, il secondo, per altro genere di trasporti non in emergenza, arriverà presumibilmente entro la fine dell'anno con il Presidente Fabrizio Vatteroni dettosi fiducioso di poter procedere al taglio del nastro in occasione del tradizionale brindisi per lo scambio degli auguri nel mese di dicembre.Il taglio del nastro. Sotto la benedizione con don Andrea
Immancabile - ma ovviamente sincero - il grazie espresso dal numero uno del sodalizio ai "suoi" volontari, nella consapevolezza che il "capitale umano" rappresenta la forza dell'Associazione. A tal proposito, sono 54 gli iscritti al nuovo corso di formazione partito nelle scorse settimane e dunque le potenziali nuove leve. "Per quest'anno meglio non poteva andare. O meglio si spera sempre nel meglio ma al momento non ci lamentiamo" ha detto Vatteroni. "Arriveranno delle "risorse" nuove per aumentare e continuare a garantire i servizi".
Il logo del 50esimo sulla fiancata dell'ambulanza
Alle nuove reclute anche don Andrea Pirletti, parroco di Pascolo e Vercurago, ha espresso il proprio ringraziamento, parlando di loro come un segno di generosità di cui abbiamo bisogno, soprattutto dopo il Covid e dunque quella pandemia che ci ha resi più aridi e individualisti.Gli alpini del gruppo Pippo Milesi
Soffermandosi sulle parole, il sacerdote, ha sottolineato come l'ambulanza sia un mezzo che cammina e chi sull'ambulanza ha scelto di prestare servizio è dunque quel qualcuno che ha scelto di camminare. "Dobbiamo ringraziare perché abbiamo chi cammina per gli altri" ha così proseguito e sempre giocando sull'etimologia del termine "benedizione" ha chiosato invitando a "dire bene di tutte le persone che salgono in ambulanza", sia come pazienti sia come operatori del soccorso, con il bene fatto da quest'ultimi che diventi contagioso per altri.I mezzi davanti alla sede dell'Associazione
Il suono delle sirena ha salutato il taglio del nastro, per mano dell'assessore Tina Balossi affiancata dal vicesindaco Aldo Valsecchi.
A.M.