Calolzio, Caterina Cittadini e la pedagogia della carità: il dr. Aceti ne parla agli alunni

Sta entrando sempre più nel vivo con i primi appuntamenti la rassegna culturale "Estate di San Martino", organizzata dalla Comunità Montana in collaborazione con il Comune di Calolzio, la Parrocchia e l'Ecomuseo per celebrare il patrono della Valle. Una tradizione che continua ininterrotta da tre decenni, che quest'anno ha visto un coinvolgimento particolare degli studenti del territorio con iniziative a loro dedicate con l'intento di mantenere viva la memoria di un passato "che deve essere innanzitutto un volano per il futuro".




Ed è proprio questo lo spirito sotteso all'incontro proposto nella mattinata di oggi, sabato 6 novembre, presso la Scuola "Caterina Cittadini" per ricordare i 220 anni dalla nascita della religiosa, fondatrice delle Orsoline di San Girolamo, e il 20° della sua beatificazione: relatori Suor Maria Saccomandi e il dott. Ezio Aceti, noto psicologo dell'età evolutiva, formatore e consulente, che hanno parlato al pubblico composto dagli alunni di Scienze Umane dell'Istituto "Lorenzo Rota" della figura di Caterina Cittadini e della sua "pedagogia della carità".


Sulla destra Elena Remondini della Comunità Montana

"Insieme alla Comunità Montana abbiamo fortemente voluto questo momento, con cui abbiamo la possibilità di tenere viva la memoria del nostro passato" ha commentato Suor Maria, Superiora generale della Congregazione delle Orsoline di San Girolamo in Somasca. "Per il tempo in cui è vissuta, Caterina è stata il simbolo di un impegno concreto per il futuro delle donne, che allora non avevano di norma la possibilità di studiare. Dopo aver conseguito il diploma di maestra ed essersi stabilita a Calolzio presso due cugini sacerdoti, infatti, ha iniziato a insegnare alle elementari di Somasca, per poi aprire una scuola gratuita rivolta alle bambine più povere, affidandone la direzione alla sorella Giuditta e affiancandole in seguito anche un educandato e un orfanotrofio. Caterina e Giuditta, insomma, hanno costruito un legame indissolubile con il nostro territorio".


Carlo Greppi

"È importante puntare sui giovani per recuperare la nostra storia e rilanciare una rassegna tradizionale come l'"Estate di San Martino", che siamo contenti di essere riusciti a riproporre anche in questo periodo di graduale ripartenza" ha aggiunto il presidente della Comunità Montana Carlo Greppi, che ha introdotto l'incontro insieme a Elena Remondini.


Il dott. Ezio Aceti

"Caterina Cittadini è stata l'emblema della pedagogia della carità" è poi entrato nel vivo il dott. Ezio Aceti, con il suo stile sempre accattivante e coinvolgente. "La pedagogia è la scienza dell'educazione, ciò che aiuta a crescere e a maturare, e la carità è il metodo più bello, il metodo dell'amore. La finalità ultima è quella di costruire il bene della persona e il bene sociale, di se stessi e degli altri. Per raggiungerlo sono necessarie tre tappe: la prima si concretizza intorno ai due mesi di vita, quando il neonato inizia a separarsi dalla madre, la seconda verso i 5-6 anni, quando il bambino comincia a capire come immedesimarsi nell'altro, e la terza verso i 9, quando si può anche "sacrificare" per qualcuno o qualcosa: è così che, a seguire, il bene può generarsi anche in altre persone". "Oggi per i nostri giovani è tutto più difficile, il mondo si è fatto complesso" ha concluso lo psicologo. "A loro dico sempre che devono osare con le loro capacità, avere una carità universale, per aprirsi alla realtà, e una inclusiva, per accogliere".


Sulla destra Suor Maria Saccomandi



Dopo l'incontro odierno, il dott. Aceti interverrà nuovamente a Calolzio venerdì 12 novembre, dalle ore 20.00, presso il Salone "Don Duci" dell'Oratorio di Sala, per un altro appuntamento (con apericena) rivolto ai ragazzi dai 16 ai 28 anni dal titolo "Giovani mondo. Come costruire relazioni per il bene". Per le altre iniziative della rassegna "Estate di San Martino" CLICCA QUI.
B.P.
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