Dimissioni di Francesca Bonacina: viene da chiedersi chi comanda in Comune. E quanto conta il PD

Cinzia BettegaD
Correttezza, equilibrio, operosità.
Con tre parole provo a descrivere Francesca Bonacina, già vicesindaco, esponente di primo piano del Partito Democratico e Presidente del consiglio comunale di Lecco fino a due giorni fa.
Le sue dimissioni sono una sorpresa, ma non sorprendenti. Non sono un colpo di testa, ma un approdo al quale è stata, a mio parere, spinta consapevolmente. La delibera che mette in vendita l’immobile di via Marco d’Oggiono è l’ultimo gradino di una scala che l’ha condotta alla porta d’uscita dal Comune.
Perché mai l’attuale maggioranza rinuncia ad avere nella sua squadra una persona di grande esperienza, molto stimata e alla quale anche l’opposizione riconosce qualità? Il Sindaco e i suoi fedelissimi la vedevano come Pinocchio vede il Grillo Parlante.
La voce della coscienza che ricorda che regole e procedure vanno seguite senza cedere all’abbaglio delle scorciatoie, che il rispetto dei ruoli non è solo una questione di forma.
Mauro Gattinoni mai avrebbe vinto le elezioni senza il PD ma il partito ne è già dimentico, non distribuisce le carte, non indirizza gli amministratori, anzi si fa dirigere. Il metodo adottato con i membri del consiglio comunale non distingue opposizione e maggioranza: i consiglieri vengono informati quando già tutto è deciso, i documenti sono disponibili all’ultimo momento, di concertazione e partecipazione nemmeno l’ombra. Viene naturale chiedersi chi veramente comanda a palazzo Bovara e par di capire che è un ristretto cerchio magico interno alla coalizione. Il Partito Democratico infatti, nonostante i retorici attestati di stima, non ha fatto rete intorno alla consigliera Bonacina, la più votata della sua lista: indice di grave debolezza.
Non vorrei essere un consigliere di maggioranza: chi era in Comune a sostegno di Virginio Brivio durante i suoi dieci anni da Sindaco  è a disagio perché con argomentazioni poco chiare vengono stravolte decisioni già prese e condivise. Gli eletti al primo mandato si fidano per forza, ma non sono sereni poiché si rendono conto che non avere esperienza è un problema, soprattutto quando devono votare provvedimenti che trattano decine di milioni di euro di soldi pubblici.                
E’ un danno soprattutto per loro l’uscita di scena di Francesca Bonacina.
A nome di tutto il gruppo Lega la ringrazio per il lavoro svolto e la saluto con rispetto e affetto.
Cinzia Bettega - Capogruppo Lega Lombarda per Salvini Premier
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