Premana: commemorazione al monumento ai Caduti, eretto 100 anni fa

Il corteo dalla chiesa dell'Immacolata fino alla parrocchiale ha aperto la commemorazione dell'Unità nazionale e delle forze armate, ieri sera a Premana. Il corpo bandistico San Dionigi, alla prima uscita ufficiale, ha accompagnato gli alpini, gli alunni della scuola primaria e secondaria, il parroco e i fedeli fino alla chiesa dove si è svolta la messa.

"La comunità cristiana e quella civile vogliono dare memoria a chi ha dato la propria vita per la libertà" ha detto don Mauro Ghislanzon. "Un popolo unito è quando converge su valori accolti da tutti, che hanno scelto e hanno scritto in una carta importante, la nostra Costituzione. Un popolo unito vive valori importanti e la legge uguale per tutti, ognuno deve avere una vita dignitosa, il lavoro è importante per tutti e vogliamo fare in modo che ognuno possa fare passi verso l'unità. Richiede dei sacrifici e ognuno deve cedere qualcosa all'idea dell'altro. Dobbiamo essere forti a non perdere i valori che non ci impediscono di essere uniti. L'unità e la forza siano interpretate a beneficio dell'umanità. Il Signore ci dice di volerci bene come lui ci ha insegnato. Il Vangelo chiede di costruire un paese di tutti" ha asserito nell'omelia.

Al sacrario dei caduti, il capogruppo degli Alpini Morris Codega ha letto i nomi dei premanesi caduti nei conflitti o non tornati. Ad ogni nome un bambino è salito sul monumento, recentemente restaurato nel centenario della sua costruzione, in segno di rappresentanza a chi non è più tra noi.
Il vicesindaco Domenico Pomoni dopo aver ringraziato tutti i partecipanti, compreso i Coscritti del 2003 "che hanno festeggiato in questo 2021 il loro diciottesimo compleanno. I nomi di giovani come voi - a detto ai neo-maggiorenni - sono purtroppo scritti su queste lapidi. È bello vedervi qui a rendere loro l'onore che si meritano. Oggi si festeggia l'unità nazionale e si rende omaggio anche alle nostre forze armate. I nostri soldati professionisti sono schierati a difesa della pace e della stabilità in teatri internazionali molto complessi, che richiedono l'aiuto di eserciti come il nostro perché preparati e votati alla pace e non alla guerra".

Ha poi continuato rendendo omaggio sai soldati italiani dalla grande capacità di integrarsi nei territori in cui operano, oltre "all'interno dei confini nazionali anche per sconfiggere la pandemia. La capacità organizzativa della difesa, ha portato alla grande efficienza nella distribuzione dei vaccini contro il covid-19, operando ogni giorno e notte per garantire la presenza delle dosi negli hub vaccinali. Se siamo stati così bravi a vaccinarci e saremo altrettanto bravi nel seguire le indicazioni sui prossimi richiami, è anche merito loro e del loro prezioso lavoro. L'Italia tutta, ed in particolare la nostra Premana, si sta distinguendo proprio per la capacità di reagire in modo unitario alla sfida contro il Covid. Con senso del dovere, fiducia e solidarietà, la stragrande maggioranza degli italiani e dei premanesi ha scelto di tutelare se stesso e gli altri, ore cercare di tornare alla totale libertà sociale, civile ed economica". 

Ha proseguito sottolineando "la reazione unitaria in occasione dell'alluvione 2019, oppure quanto possiamo fare in campo sociale, come ad esempio la raccolta fondi per la ricerca a favore dei nostri ragazzi affetti da una rarissima malattia, oppure nel campo economico, come le storiche costruzioni della società cooperativa, della banca e del consorzio Premax. Proseguo nell'ambito sportivo e culturale con Giir di Mont, il rally del Pizzo Tre Signori e Premana rivive l'antico" ha detto.
Da ultimo un accenno proprio al monumento ai Caduti, che quest'anno compie 100 anni. "Tutta Premana ha partecipato alla costruzione di quest'opera, posizionata in centro al paese: quelli che vedete sono i sassi del Varon, raccolti e lavorati nel fiume; i massi più grossi vennero trasportati con teleferiche e slitte, quelli più piccoli a spalla e braccia anche grazie al lavoro delle donne. Tutti contribuirono alla realizzazione di questo monumento: le famiglie più abbienti parteciparono con un'offerta economica ma tutti parteciparono con tanto lavoro. Il 15 agosto del 1921, tutto il paese e tante autorità civili e militari presenziarono all'inaugurazione; le cronache del tempo descrissero la giornata come un evento davvero memorabile" ha continuato. "A distanza di 100 anni, il gruppo alpini di Premana, così attivo con numerosi interventi di messa in sicurezza e abbellimento del territorio, si è fatto carico della manutenzione, a partire dalle inferriate alla lucidatura delle targhe bronzee, facendo nuovamente brillare i nomi dei nostri caduti. Un'operazione certosina e accurata, di cui ringrazio veramente di cuore a nome di tutta la comunità" ha chiosato, invitando a "mantenere viva la memoria di quanto l'Italia, gli italiani ed i Premanesi hanno pagato per permettere a noi, che viviamo nel presente, di avere e vivere in pace, in libertà e prosperità. Viva l'Italia, viva Premana, viva i Premanesi".
M.A.
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