Cortenova: Messa, corteo e riflessione con i bambini per il 4 Novembre

È iniziata con la messa, celebrata da don Cesare Gerosa, nella Chiesa parrocchiale dei Santi Gervaso e Protaso a Cortenova, la commemorazione del "Giorno dell'Unità nazionale e delle forze armate" nella solennità di San Carlo Borromeo per tutti i Caduti della guerra.



"San Carlo Borromeo è compatrono di Sant'Ambrogio della diocesi di Milano ed è bello che sia associato a questa ricorrenza civile - ha spiegato il sacerdote durante l'omelia -. San Carlo fu il primo vescovo a risiedere nella Diocesi a lui affidata e l'ha visitata più volte, infatti ci sono molti luoghi ancora oggi che seguono il rito ambrosiano, grazie proprio al suo passaggio. Fu rifugio e conforto del povero, moralmente e spiritualmente".


Al termine della funzione un corteo composto dal sindaco Sergio Galperti con l'omologo di Parlasco Renato Busi, essendo il Gruppo Alpini appartenente a entrambi i Comuni, con la Protezione Civile e alcuni cittadini, si è diretto al Monumento dei Caduti per la deposizione di una corona di alloro e un momento di preghiera e raccoglimento, mentre l'agente di Polizia locale Marco Maggio ha provveduto a regolare il traffico per il passaggio del gruppo.



Ad attendere i partecipanti i bambini della Scuola materna e gli studenti della classe quinta della Primaria accompagnati dalle insegnanti. Nel suo discorso il primo cittadino, dopo aver ringraziato tutti i presenti, ha ricordato chi ha sacrificato "la vita nelle guerre per rendere il nostro paese unito, libero e democratico".



"In questo giorno importante in cui onoriamo le forze armate e l'Unità nazionale, sentiamo quindi il dovere di rappresentare la vicinanza a chi ha difeso e difende tutt'oggi la patria e la libertà, la pace dei popoli" ha aggiunto, sottolineando che nel momento in cui si trova la nostra Italia "occorre essere coesi per combattere una battaglia contro un nemico invisibile, che solo con la determinazione, l'unione e l'impegno collettivo riusciremo a sconfiggere. Non è nulla in confronto alle terribili sofferenze e privazioni della libertà che hanno sperimentato sulla loro pelle i nostri nonni, i nostri soldati durante i conflitti mondiali".
La parola è poi passata agli alunni della Scuola primaria, che con le maestre Annalisa e Marzia hanno preparato dei pensieri sulla Giornata.
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