Lecco: alle celebrazioni del 4 Novembre inaugurato il cippo in onore del Milite Ignoto

Come ogni 4 Novembre, anche la città di Lecco si è fermata, questa mattina, per celebrare la Giornata delle Forze Armate e del Combattente, dell'Unità Nazionale e del Decorato al Valor Militare. La cerimonia ufficiale ha avuto luogo a partire dalle 10.00 sul lungolago, nei pressi del Monumento ai Caduti, alla presenza delle autorità civili e di un picchetto interforze, agli ordini di un sotto ufficiale dell'Arma, composto da militari dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato e del Corpo della Polizia penitenziaria.





Per l'occasione, inoltre, è stato inaugurato il cippo commemorativo al Milite Ignoto, al quale il Consiglio comunale di Lecco ha riconosciuto il 27 ottobre scorso la cittadinanza onoraria nel centenario della sua traslazione all'Altare della Patria di Roma. Dopo l'alzabandiera sulle note dell'Inno Nazionale e la deposizione delle corone di alloro al Monumento, ha preso dunque la parola il vice Prefetto vicario Laura Motolese, che ha dato lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella - "L'intero popolo italiano guarda con sentimenti di commozione a tutte le vittime delle guerre. La loro memoria rappresenta il più profondo e sincero stimolo ad adempiere ai doveri di cittadini italiani ed europei", questo il cuore della lettera inviata al Ministro della Difesa Lorenzo Guerini - per poi pronunciare il suo discorso ufficiale.

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"L'Unità che celebriamo oggi è stata costruita dopo la Prima Guerra Mondiale, un evento che tendiamo a raccontare con aggettivi che evocano grandezza, ma che in realtà non fu una vittoria per nessuno, considerando lo straordinario numero di morti tra soldati e civili" ha dichiarato la dott.ssa Motolese. "In questa Giornata c'è il valore della nostra Unità, emerso nella disperazione delle trincee dove i combattenti si sono riscoperti fratelli di fronte alla morte, figli di un'unica patria, trovando per la prima volta la consapevolezza dello Stato Italiano nel loro sacrificio e nel sangue versato. A Caporetto hanno lottato sapendo che quello sarebbe stato l'ultimo giorno della loro vita, con un eroismo invisibile che ha visto molti cadere e non avere più un nome, alcuni neanche una sepoltura. Il cippo che inauguriamo oggi è dedicato proprio agli eroi senza nome, morti per dare a noi il Paese di oggi, che abbiamo il dovere di consegnare ai nostri figli il più possibile libero e democratico. In questa Giornata esprimiamo anche tutta la riconoscenza alle forze armate, simbolo di responsabilità, coesione e senso del dovere, di un impegno emerso con evidenza anche durante la pandemia. Non da ultimo, testimoniamo l'importanza di coltivare la memoria per trarre dalla storia drammatica del primo Novecento la forza per cercare la pace e metterla a fondamento delle azioni necessarie per costruire il nostro futuro".





Dopo un breve intermezzo dedicato alla lettura del bollettino della Vittoria e di una poesia di Ungaretti, quest'ultima proposta da alcuni giovani studenti, è stato quindi svelato il cippo in onore del Milite Ignoto, "un omaggio - per citare il presidente di Assoarma Filippo Di Lelio - alla forza, al valore e alla tenacia di chi si è sacrificato per la patria, a perenne memoria".


La dott.ssa Laura Motolese




"Quella odierna è un'occasione per ringraziare le forze armate impegnate in Italia e all'estero per la promozione della pace e la salvaguardia dell'identità territoriale, dell'ordine pubblico e della sicurezza interna" ha poi dichiarato il vice presidente vicario della Provincia di Lecco Bruno Crippa. "La Prima Guerra Mondiale ha visto un'intera generazione sacrificata per una vittoria che esaltò la coesione e la profonda identità di un popolo, valori che dobbiamo riaffermare anche nel mondo di oggi. Il 4 Novembre è l'invito a ritrovare le ragioni profonde di una memoria condivisa: è giusto ricordare i Caduti, ma anche il fatto che quella guerra fu un bagno di sangue, frutto del nazionalismo degli Stati di allora, che talvolta sembra ritornare anche nel presente. Proprio per questo dobbiamo portare alla ribalta l'importanza della pace e dell'integrazione europea".


Filippo Di Lelio


Il vice presidente vicario della Provincia di Lecco Bruno Crippa


Il sindaco Mauro Gattinoni

A chiudere gli interventi il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni (per il discorso completo CLICCA QUI). "Quest'anno celebriamo il centenario della traslazione del Milite ignoto all'Altare della Patria, una ricorrenza che ANCI ha portato all'attenzione di tutti i Comuni rendendo nota la possibilità di conferirgli la cittadinanza onoraria, cosa che abbiamo fatto anche noi a Lecco nelle scorse settimane" ha affermato il primo cittadino. "Questo 2021, inoltre, segna il 95° anniversario dell'inaugurazione del nostro Monumento ai Caduti in località degli Alberi, un evento che fu celebrato solennemente nella nostra città anche con un minuto di commosso silenzio. Oggi, consci di quanto è accaduto, dobbiamo fare memoria di un conflitto epocale che causò milioni di morti, feriti e mutilati, lasciando un Paese piegato dalla tragedia della guerra, dal lutto e dalla perdita di padri, mariti, fratelli, con famiglie senza salme da vegliare o luoghi dove piangere i loro cari. Quando ad Aquileia furono accolti i resti di undici soldati non identificati, una donna friulana compì un gesto simbolico, indicando una salma come quella di suo figlio: quel feretro - il Milite Ignoto, appunto - giunse a Roma per un omaggio collettivo e fu poi sepolto all'Altare della Patria, in un gesto che volle richiamare il sacrificio di tutti i caduti, per non dimenticare l'orrore della guerra. Poco importa se si fosse vinto o perso. Di fronte alla morte, alla distruzione e alla povertà siamo tutti sconfitti. Il Milite Ignoto divenne così l'emblema di una morte di nessuno e di tutti, di una pietà per coloro che non ce l'avevano fatta e per coloro che dovettero affrontare il dolore della perdita o ricominciare da capo. Con questo animo, e con questo Monumento a lui dedicato, la Città di Lecco commemora il Milite Ignoto".

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B.P.
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