'Lungo le sponde del Gerenzone': al via un nuovo progetto, il 14 la presentazione

Decolla un nuovo interessante progetto, “Lungo le sponde del Gerenzone”, promosso dalla Comunità pastorale Beati Mazzucconi e Monza delle parrocchie di Laorca, Rancio e San Giovanni. Sono già aperte le adesioni alla prima manifestazione che sarà domenica 14 novembre, alle 12.30, presso il Salottone di San Giovanni. Vi sarà l’illustrazione del progetto, il pranzo insieme e l’animazione musicale con la storica banda “Giuseppe Verdi”, che risale, come origini, al 1809, quando venne costituita da un gruppo di reduci da bande militari: si incontrava presso l’ex villa Giulini, in località Cavalesine, oggi sede della Nostra Famiglia del Beato don Luigi Monza. Per quanto riguarda la partecipazione al primo incontro è necessario far pervenire la prenotazione entro martedì 9 novembre, da Silvia (334-35.09.135), Carla (328-91.45.418) o Monica (333-50.34.850).


Titolo di un articolo sulla stampa locale di anni or sono

Gerenzone, torrente di ricordi? Non solo: nel solco delle fabbriche superstiti si possono evocare rumori lontani, si cammina nel tracciato delle memorie alla ricerca di tirabagia e fucine. E’ un percorso di archeologia del lavoro e del ferro, che ha un riferimento meccanico e idraulico importante in località Paradone, tra San Giovanni e Rancio. E’ “sentiero” caro al poeta dialettale lecchese Luigi Manzoni, che in una sua opera del 1955 promuoveva “el cavalier Gerenzun” per meriti di lavoro, fatica, anzianità, fedeltà al ferro. Una ruota idraulica proveniente dalla località Galandra si può osservare nel cortile di Palazzo Belgioioso, in quartiere Castello.


La chiusa sul Gerenzone in località Paradone, tra San Giovanni e Rancio

Anche il Gerenzone ha un’anima? Giampiero Gerosa, nella sua pubblicazione “Quel borgo che si incammina...” del 1948 ha scritto: “San Giovanni è una borgata industriosissima, è il luogo dei ferascet, vedi porte con telai a mano per reti da letto, senti il rumore di macchine da “stachett” ovunque. C’è perfino una casa, vicino alla farmacia, che invece di contenere delle stanze contiene una ruota idraulica... Voi avete sempre pensato che i ponti attraversano i fiumi, ebbene siete in errore che a San Giovanni non è così: i due ponti che ci sono, el punt de ghisa ed il punt de sass, attraversano, infatti, la strada...”.


Il poeta dialettale Luigi Manzoni

Il progetto “Lungo le sponde del Gerenzone” prende avvio mentre l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Lecco Maria Sacchi ha reso noto di voler restituire ai concittadini il diritto di transitare su due importanti passerelle in tutta sicurezza, una delle quali si trova proprio in via Galandra sul Gerenzone. Un argomento in più per arricchire la ricerca lungo “il fiume della vallata”.
A.B.
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