Riflettori sull'ex banca popolare. Ricordi dell'evento per i 100 anni

Cinque anni or sono, nell'autunno 2016, il dibattito sulla città di Lecco che cambiava riguardava anche il palazzo della centralissima piazza Garibaldi, già sede presidenziale e direzionale della Banca Popolare di Lecco. Si scriveva anche di un progetto relativo ad un nuovo moderno complesso alberghiero; a sostegno di tale iniziativa: erano state rispolverate vecchie foto del primo ventennio del Novecento, dove, nella parte dell'immobile attuale verso via Nazario Sauro, c'era il grande albergo dell'Arpa, sosta di viaggiatori e commercianti lungo la direttissima da Milano alla Valtellina ed al confine svizzero.

Mario Bellemo ricorda il centenario della BPL nel cinema Nuovo gremito in ogni ordine di posto

La Banca Popolare di Lecco sabato 16 settembre 1972 aveva festeggiato, con una memorabile manifestazione, il secolo di vita. Il primo sportello era stato, infatti, aperto il 20 agosto 1872, in "contrada Larga", l'attuale via Cavour. Al traguardo dei cento anni la banca presentava un "insieme" che, dalla centrale di piazza Garibaldi, passava per le sedi di Milano e di Como, alle quattro agenzie di Lecco, alle 38 filiali sparse nel territorio. La Popolare aprirà poi a Roma, nel 1987, la sede di piazza Santi Apostoli, a due passi dall'Altare della Patria, un avvenimento che non mancò di provocare un fremito di orgoglio in città e nel territorio.

Ritagli della stampa che ricordano il centenario

Il centenario 1972 è stato un memorabile evento cittadino. Si svolse presso il cinema Nuovo di viale Costituzione, gremito in ogni ordine di posti, dalla platea alle gallerie. E' stato il presidente, cavaliere del lavoro Mario Bellemo, a ricordare il traguardo raggiunto; vi furono interventi del Ministro delle Finanze, senatore Athos Valsecchi, del vice direttore della Banca d'Italia, Rinaldo Ossola, del presidente della sezione nazionale fra le banche popolari, Francesco Parrillo. I partecipanti alla manifestazione presso il cinema Nuovo lasciarono poi Lecco per raggiungere, con navigazione speciale, in battello Bellagio, dove si tenne il convivio del secolo BPL.
Il brindisi augurale fu introdotto dal senatore Giuseppe Pella, già presidente del Consiglio dei Ministri, successore di Alcide De Gasperi. L'impeccabile regia organizzativa venne coordinata dal dott. Italo Durastante, alto dirigente della BPL, tuttora residente in quartiere Castello.

La targa con medaglia d'oro consegnata dal Comune di Lecco alla BPL

Il centenario vide anche la presentazione del documentario "A partire dal lago", che rievocava le tappe principali da Francesco Cornelio a Mario Bellemo. Vi erano riprese panoramiche da elicottero, dalla città al lago ed alle montagne, che rappresentano un memorial da conservare nel tempo. Furono ricostruite, per il film, anche strutture d'epoca, come il fortino costruito nel maggio 1944 in piazza Affari dal comando germanico, dopo aver requisito il palazzo della banca per comandi militari e territoriali. In quel periodo gli uffici centrali BPL si trasferirono a villa Grassi di Oggiono. Venne pubblicato anche il volume "Banca Popolare di Lecco - Cronaca del centenario", curato dal giornalista Dino Brivio e realizzato dalle Grafiche Stefanoni di Lecco. Nella pubblicazione, con ampia documentazione fotografica a colori, vi sono immagini di tutta la cerimonia del centenario, da Lecco a Bellagio. Si evidenzia che in occasione del centenario stesso il Comune di Lecco, con il sindaco Guido Puccio, consegnò a Mario Bellemo una targa di benemerenza con medaglia d'oro, riconoscendo "che la banca, nel corso di un secolo, si è intrecciata in modo indissolubile con la vita stessa del territorio lecchese, divenendo un ente che rappresenta il simbolo luminoso dell'intraprendenza e della tenacia della sua gente".

Il movimento clienti presso la BPL in piazza Garibaldi, nel 1988

Nel mondo imprenditoriale ed economico lecchese, esponenti di tutte le categorie e settori non mancano di rimpiangere la Banca Popolare di Lecco con la sua dinamica presenza, articolata in città ed in Comuni della provincia. Una nuova provincia che già in interviste degli anni 1968/1970 il presidente Bellemo proponeva, tra i primi sostenitori della stessa.
A.B.
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