Dopo Metastasi, Nasatti ancora a processo per 150 grammi d'oro

Ha chiesto di essere ammesso al rito abbreviato Massimo Nasatti in collegamento dalla casa di reclusione di San Gimignano (dove sta scontando un cumulo giuridico di pene detentive tra 9 anni e i 9 mesi di reclusione comminatigli nell'ambito del processo Metastasi e quelle per altri reati tra cui furto e rapina): è accusato di ricettazione dalla Procura della Repubblica di Lecco.
I fatti risalgono a quasi un decennio fa, quando il 47enne sarebbe stato “beccato” in stazione centrale a Milano con 150 grammi di gioielli d'oro da rivendere (per un valore fra gli 8 e i 15.000 euro). Finito a processo nel capoluogo di regione in violazione della legge sul commercio dell'oro del 2000, il Nasatti veniva giudicato colpevole con una riqualificazione del reato in ricettazione solo in sede di condanna. Con il ricorso in Cassazione promosso – e vinto - dal difensore Marcello Perillo, il processo veniva quindi riavviato a Milano con un capo di imputazione riformulato in ricettazione, ma subito rinviato per competenza a Lecco, per residenza dell'imputato.
Il fascicolo è così arrivato tra le mani del giudice Gianluca Piantadosi. La prossima udienza si terrà il 13 maggio prossimo.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.