Lecco, 'Ti porto io': nelle festività bus gratis... a chiamata

Renata Zuffi
Nel periodo natalizio sarà disponibile a Lecco una nuova edizione dell’iniziativa “Ti porto io”, declinata questa volta “…fuori orario!”. Si tratta anche in questo caso della possibilità di usufruire gratuitamente di un bus navetta, con la particolarità di un servizio “a chiamata” attivo il mercoledì, la domenica e i festivi dalle 10.30 alle 12.30 e il sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 22. Non ci sono orari o percorsi predefiniti, ma nelle fasce previste (quelle dove il Trasporto pubblico locale è più scarico o quelle in cui il servizio è proprio assente) è possibile telefonare e prenotare un trasporto dando l’indicazione della fermata di partenza e di quella di arrivo. Si tratta di una sperimentazione gratuita che sarà attiva dall'Immacolata fino a Natale e servirà per raccogliere dati utili sulle abitudini di mobilità dei lecchesi.
Non convinto della proposta Corrado Valsecchi di Appello: “Vanno bene i "test" ma le aziende devono fare le aziende. C’è un’interferenza continua dell'Amministrazione nel trasporto pubblico con la pretesa di offrire una serie di servizi gratuitamente, ma Linee Lecco è un’azienda che ha costi e deve garantirsi delle entrate”. La vede diversamente l’assessore Renata Zuffi: “È una sperimentazione molto breve, ma necessaria perché partiamo da una situazione in cui mancano i dati sui flussi, sulle abitudini, sulle necessità dei cittadini in tema di trasporto e sulla loro disponibilità a non usare l’auto privata. Qualsiasi intervento o cambiamento sarebbe fatto alla cieca e ci serve capire quali spostamenti funzionano e quali no: per questo abbiamo utilizzato un avanzo di bilancio destinato alla mobilità pubblica per avere qualche informazione in più. Non risolviamo così il problema del traffico a Lecco, ma con piccole iniziative togliamo delle fette di trasporto privato che usano un altro mezzo. Anche perché il nostro servizio nelle ore di "morbida" è sotto utilizzato del 50 per cento e quello è un costo”.
M.V.
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