Claudio Usuelli 'si congeda' da Presidente della Provincia. Attestazioni di stima da tutte le forze politiche

Il suo mandato si è interrotto bruscamente a seguito di un “mutamento interpretativo da parte del ministero dell'interno”, per usare l'espressione scelta da Bruno Crippa per introdurre la questione. Dall'oggi al domani Claudio Usuelli si è così trovato a non essere più il Presidente della Provincia (lo aveva già spiegato QUI), perdendo la carica non essendo più sindaco di Nibionno a seguito delle elezioni che, ironia della sorte, lo hanno incoronato quale il candidato consigliere più votato di sempre, a riprova della stima nutrita nei suoi confronti dai suoi concittadini, al termine di dieci anni in fascia tricolore.
Quest'oggi in occasione del primo consiglio provinciale post “destituzione”, i suoi compagni di avventura lo hanno voluto a Villa Locatelli, ben consapevoli dell'amarezza provata dal numero uno nel dover cedere “il posto” anticipatamente, non potendo guidare l'Ente fino al rinnovo dell'assemblea, previsto entro la fine dell'anno.
“Ho chiesto al Presidente Usuelli di essere presente per un saluto: mi sembrava doveroso” ha sostenuto Crippa, passato di colpo da “vice” ad assumere la carica di traghettatore dell'Istituzione fino appunto alle elezioni del 18 novembre.

Bruno Crippa e Claudio Usuelli

Con la semplicità che lo contraddistingue, l'avvocato, riaccomodandosi giusto per qualche minuto sulla “sua” poltrona, si è detto onorato di aver potuto tre anni la Provincia, ringraziando per la fiducia a suo tempo accordatagli. “Sono cresciuto tanto, anche come uomo, anche perché ho potuto interfacciarmi con persone e realtà che non avrei conosciuto se avessi fatto “solo” -  lo dico tra virgolette, non volendo denigrare quel ruolo - il sindaco di Nibionno. Grazie per la vostra collaborazione” ha proseguito rivolto ai consiglieri presenti in sala, auspicando unità di intenti per la scelta del suo successore, come trasversale era stata la sua investitura, aggiungendo altresì uno schietto “se ho sbagliato qualcosa, mi assumo le mie responsabilità. Grazie, grazie, grazie dal profondo del cuore, mi avete dato un'opportunità irripetibile nel corso della vita. Grazie a tutti a 360 gradi”.
Ha ricambiato l'attestazione di riconoscenza il capogruppo di “Libertà e Autonomia” Mattia Micheli. “Ritengo opportuno ringraziare il Presidente Usuelli per averci dato l'opportunità di essere tutti della partita, di tentare – e in molti caso di riuscire –  nel dare risposte al territorio. Quello che ha fatto lei – ha detto rivolgendosi al numero uno dell'Ente -  è tanto, i numeri, ancor più delle parole lo testimoniano”.
“Non sempre è andato tutto liscio” ha dichiarato, con schiettezza, il rappresentante della Lega Stefano Simonetti, richiamandosi allo scontro che aveva portato il suo partito a uscire dalla maggioranza, per poi rientrarvi. “Complessivamente però il lavoro è stato fatto nell'interesse dei cittadini” ha altresì riconosciuto, ringraziando le segreterie politiche in quanto la scelta del candidato unico, puntando su Usuelli, è stata loro. “E grazie al corpo elettorale – sindaci e consiglieri – che hanno creduto in questa soluzione. Cosa succederà il prossimo mese, non lo so. In questi tre anni i risultati ci sono stati e la prossima amministrazione avrà tanto da fare. Spero sia una sfida che possa coinvolgere tutti. Su un nodo potevamo lavorare con più convinzione: la Lecco-Bergamo. Ritengo si sia arrivati a un punto importante ma la strada è ancora molto lunga e impegnativa, soprattutto nel reperimento delle risorse che mancano e mancheranno per il secondo lotto. Mi auguro che il prossimo consiglio possa trovare le soluzioni”.
Da sinistra, Giuseppe Scaccabarozzi ha tratteggiato il ringraziamento più “personale”, sottolineando, a nome di tutto il gruppo, di aver apprezzato “la capacità di dialogo, la carica umana e l'umiltà” di Usuelli, evidenziando di aver condiviso “lo spirito istituzionale di un presidente che ha guidato una Provincia con una maggioranza composita”. “In tre anni è successo un po' di tutto” ha riconosciuto, parlando delle problematiche legate alla Lecco-Bergamo e alla mancanza di risorse per le scuole ma anche della pandemia. “Si è portato avanti il ruolo di Casa dei Comuni, iniziato con impegno e successo dal Presidente Polano e che ha visto consolidare poi l'offerta. Grazie per aver accettato incarico in un periodo non facile e con tutte le responsabilità legate alla carica”.
A chiusura del cerchio, l'intervento di Paolo Lanfranchi, unico membro dell'opposizione, non avendo “Libertà è Democrazia” sostenuto, tre anni fa, la scelta di un candidato unico. “Non ho condiviso l'accordo che ha portato alla tua elezione” ha rimarcato rivolto a Usuelli, parlando poi di stima reciproca e dell'apprezzamento per il tentativo fatto dal presidente di “sconfinare dal mandato amministrativo. Dobbiamo continuare su questa strada”. Sottolineato infine lo “straordinario lavoro” del Presidente nel periodo più cupo del Covid, riuscendo a sostenere la squadra dei sindaci, soli nel gestire un'emergenza senza precedenti.
Parole, quelle spese da tutti i gruppi, che rimarcano il valore del politico ma forse, ancor di più quello dell'uomo “genuino” calatosi in un ruolo che una riforma incompiuta avrebbe voluto cancellare, ri-nobilitando – grazie anche a attese iniezioni di risorse – un Ente tanto bistrattato.
A.M.
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