Lecco: l'IMA apre il suo nuovo laboratorio di chimica, nel segno della prof. Ludovica Ardenghi

"Insegnami la dolcezza ispirandomi la carità, insegnami la disciplina dandomi la pazienza, insegnami la scienza illuminandomi la mente". Questa la frase posta all'ingresso del laboratorio di chimica dell'Istituto Maria Ausiliatrice di Lecco, inaugurato nella mattinata di oggi dopo essere stato rinnovato e ampliato grazie anche a un contributo della famiglia di Ludovica Ardenghi, apprezzata docente prematuramente scomparsa nel marzo scorso a soli 47 anni. Un momento di grande festa, al quale hanno preso parte numerosi studenti dei tre ordini scolastici, insegnanti e autorità cittadine, testimoniando così l'importanza di "un investimento sulla scienza e dunque sul futuro".



Suor Francesca

"Ringraziamo di cuore tutti coloro che ci hanno aiutato a raggiungere questo risultato" ha esordito la direttrice Suor Francesca Robustelli Della Cuna, accogliendo in palestra i tanti ospiti di giornata. "La tradizione salesiana ci insegna che un laboratorio è molto più di un'aula, è un ambiente in cui si impara con le mani e con il cuore, sperimentando insieme lo stupore e la meraviglia, come in una bottega. La professoressa Ludovica Ardenghi, da parte sua, ci ha sempre detto che la conoscenza è passione, che la pratica ha un ruolo fondamentale: i suoi insegnamenti resteranno sempre con noi".


Giorgio Spreafico

A rivolgere un pensiero colmo di affetto e gratitudine alla docente anche Giorgio Spreafico, studente del Liceo ormai prossimo al diploma che ha detto di aver trovato la sua strada proprio grazie a lei, iniziando a scorgere quello che probabilmente sarà il suo futuro universitario e professionale. "Il nuovo laboratorio offrirà a tutti noi infinite opportunità per approfondire tutto ciò che abbiamo sempre e solo studiato sui libri" ha affermato l'alunno. "È in luoghi come questi che la scienza moderna ha avuto inizio e si è sviluppata, luoghi grazie ai quali tante giovani menti vengono attratte dal desiderio di conoscenza di un universo di cui non sappiamo ancora nulla".


Il prof. Marco Bonfanti

"Grazie a questa struttura - ha aggiunto Marco Bonfanti, insegnante di scienze - avremo la possibilità di far uscire i nostri ragazzi dalle aule e di far loro utilizzare strumenti all'avanguardia, per sviluppare abilità e competenze sul campo. L'aspetto pratico, esperienziale, è importante quanto quello teorico, se vogliamo che i nostri giovani sappiano leggere la realtà".


Suor Marilisa

La parola, poi, è passata a Suor Marilisa Miotti, coordinatrice didattica della Secondaria di II grado. "Manipolare le cose mette in gioco tutti i nostri sensi, ci fa toccare la bellezza del mondo" ha riflettuto. "Ogni giorno questa scuola ci pone di fronte al fatto che scienza e fede sono due realtà distinte, ma non separate: anche con questo laboratorio, quindi, vogliamo offrire un'opportunità di approfondire il mondo con tutto il nostro essere, per un servizio a noi stessi e all'umanità intera. Una volta la professoressa Ardenghi mi ha citato una frase di Sant'Agostino, che abbiamo voluto porre all'ingresso dello spazio rinnovato: "Insegnami la dolcezza ispirandomi la carità, insegnami la disciplina dandomi la pazienza, insegnami la scienza illuminandomi la mente"".


Il taglio del nastro



A tagliare il nastro inaugurando ufficialmente il laboratorio, con un pizzico di emozione, sono stati i genitori della docente, affiancati dal sindaco di Lecco Mauro Gattinoni e dal Prefetto di Lecco Castrese De Rosa, poi raggiunti anche dal Questore Alfredo D'Agostino. "Dovete essere fieri di vostra figlia, che qui ha lasciato un grande segno, e in questi ambienti vive ancora" ha commentato il Prefetto, spendendo parole di elogio soprattutto per Roberto Ardenghi, "un imprenditore di cui ho già avuto modo di apprezzare lo spirito di dedizione che va al di là del profitto e guarda alla persona umana".



Primo a sinistra il marito di Ludovica Ardenghi


Padre Gianfranco Picozzi

"Questo è un investimento che vale doppio" ha proseguito il primo cittadino. "In Italia la cultura scientifica è sempre stata più arretrata rispetto a quella umanistica, ma ora rappresenta il settore del futuro, quello che ci permetterà anche di ridurre il divario di genere, visto che per le ragazze è forse più facile trovare un impiego nella scienza piuttosto che in altri mondi. Il nostro domani guarda verso la sostenibilità, la parità, valori che poi - soprattutto in un territorio come il nostro - diventano soluzioni tecniche, fatturato, posti di lavoro. Complimenti, dunque, per questo traguardo".


Il sindaco Mauro Gattinoni, Roberto e Ada Ardenghi


Il Prefetto Castrese De Rosa e il Questore Alfredo D'Agostino

La mattinata si è conclusa con la benedizione di Padre Gianfranco Picozzi del PIME, indirizzata "non tanto agli spazi, ma a tutte le persone che lavoreranno qui, per il futuro dell'umanità". A seguire, un brindisi e un rinfresco in compagnia.

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B.P.
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