Lecco perduta/293: i tanti 'amici' del Santuario della Vittoria

Sospeso lo scorso anno per il dilagare della pandemia da Covid 19, il concerto della Vittoria e della Pace al santuario in via Trieste tornerà a svolgersi nella serata del 4 novembre prossimo, non senza aver superato difficoltà organizzative dovute, in particolare, alla preparazione dei cori. L'evento è comunque un'opportuna occasione di verifica per una chiesa mariana così cara ai lecchesi e anche a tanti residenti nel territorio vicino per un bilancio della situazione anche in riferimento alle recenti novità pastorali con la comunità Madonna del Rosario.


Il santuario della Vittoria con il campanile "piccolo"

Il santuario della Vittoria ha avuto, nel cammino iniziato nel novembre 1932, sempre una corona di amici organizzati in gruppi e associazioni varie. Ne possiamo ricordare qualcuno, recuperato nel mazzo di un’intensa attività pastorale e civica. Nel dopoguerra ‘45/’50 era straordinaria la partecipazione di popolo al Rosario del mese di maggio, tutte le sere alle 20, seguito da una predica e dalla benedizione eucaristica. C’erano le serate particolari dei lumi e dei fiori, dove l’interno del santuario era tappezzato da ornamenti portati dai fedeli.


L'altare della Madonna parato a festa per l'Assunta del 15 agosto

Cantava il coro delle allieve dell’Istituto San Giuseppe di via Aspromonte, diretto da suor Angela Bottini, indimenticata superiora. Le religiose hanno lasciato quella sede venti anni fa ed ora c’è una sezione staccata del collegio Volta. Nei locali attigui alla Vittoria c’era poi il laboratorio di don Aldo Cattaneo, con l’animatrice Lucia Sozzi, che ha stabilito rapporti intensi con missionari lecchesi in tutti i continenti. C’era, sempre con lo stesso sacerdote, il sottocentro GIAC, la gioventù italiana di Azione cattolica, dove era già presente Alberto Bonifacio, sindaco di Pescate e protagonista degli oltre 100 viaggi nella tragedia della ex Jugoslavia sino all’irraggiungibile Sarajevo, dove ha portato viveri, medicinali, soccorsi vari e anche un’autoambulanza. Nelle file del sottocentro GIAC si distingueva anche un giovane del quartiere lecchese di San Giovanni, Arnaldo Donadoni, che è stato tra i donatori della Fondazione Comunitaria per il lecchese, con il presidente emerito Mario Romano Negri.


I chierichetti della Vittoria in gita premio "tre giorni a Venezia" nel 1953

Riviveva tutti gli anni in agosto la tradizione della festa per la Madonna Assunta, con i drappi azzurro-oro sull’arcata dell’altare laterale, dove si trova il dipinto cinquecentesco che raffigura Maria nel materno gesto di proteggere alcuni bambini. Gli anziani della Vittoria possono ricordare che l’Assunta era la festa del santuario, con la Messa solenne celebrata proprio all’altare della Madonna. Si voleva ricordare che era il 1936 quando il cardinale Ildefonso Schuster dispose che fosse portata nel nuovo tempio della Vittoria, consacrato nel 1932, l’antica effige della Madonna delle Grazie che si trovava presso la prepositurale di San Nicolò.


Onori ad un caduto prima della sepoltura in cripta: è schierato un picchetto della Guardia di Finanza

Il santuario della Vittoria era anche il punto di riferimento per le celebrazioni patriottiche nazionali e per la Messa festiva dei fanti della Legnano, presso la caserma Sirtori di via Leonardo da Vinci. C’è poi da sottolineare che c’è la cripta dei Caduti per la quale più volte si è ultimamente auspicato la collocazione sotto il pronao del tempio, e all’ingresso delle scalinate d’accesso di una targa di indicazione e di memoria.


La partecipazione popolare ad un concerto della Vittoria e della Pace

E come non ricordare gli anni ’50, nei quali il santuario della Vittoria era divenuto popolare anche per il gruppo di chierichetti animati dal vicario don Giulio Maino, quando era rettore don Luigi Brusa: era stato un ragazzo del ’99, chiamato dal seminario a vestire il grigio-verde dell’Esercito italiano, duramente impegnato sulla linea del Piave.
Tutte memorie che dovrebbero far rinascere per gli anni a venire altri e nuovi gruppi di amici per il santuario.
A.B.
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