'Una volta marinai, marinai per sempre': il Gruppo ANMI di Calolzio celebra i 50 anni

Claudio Zucchioni, il sindaco Marco Ghezzi e Fabio Mauri dinnanzi al Monumento

"Una volta marinai, marinai per sempre". Questo il motto che nella mattinata odierna ha scandito le celebrazioni per i 50 anni del Gruppo ANMI di Calolzio, fondato nel 1970 da alcuni giovani della Valle San Martino che avevano svolto la leva militare solcando le acque di tutto il mondo, uniti dai valori di devozione alla Patria, di spirito di sacrificio e coraggio di cui tuttora sono gelosi custodi, "nonostante i capelli bianchi".

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"Noi continuiamo sempre nella nostra attività, anche se il tempo passa" ha dichiarato il presidente Fabio Mauri aprendo la cerimonia organizzata sul lungolago del Lavello, con un ringraziamento alle autorità e a tutte le persone intervenute tra cui Enrico Greppi, l'unico fondatore ancora in vita. "Siamo qui di fronte al nostro Monumento, restaurato volontariamente dai nostri soci insieme alla statua di Santa Barbara, recuperata da Armando Friburghi e dal parroco di Foppenico don Antonio Vitali: questo intervento è una testimonianza tangibile del nostro spirito di servizio".

"Questi momenti sono sempre importanti perchè dimostrano il sincero attaccamento delle associazioni d'arma al territorio e tengono vivi i ricordi del passato" ha aggiunto il sindaco di Calolzio Marco Ghezzi. "Penso che sarebbe bello riproporre una piccola leva militare per trasmettere ai più giovani l'importanza dei doveri, prima che dei diritti. Ringrazio i Marinai per la loro testimonianza e per l'impegno nel restaurare il Monumento, un lavoro che ci ha consentito di conservare e valorizzare il bello. Quest'anno ricorre anche il centenario della traslazione del Milite Ignoto, un'altra ricorrenza che siamo invitati a ricordare".

"Dopo un periodo di limitata attività - ha poi proseguito il delegato nazionale Claudio Zucchioni, riportando un messaggio del presidente ANMI Pierluigi Rosati - riprendere queste cerimonie è un segnale importante per noi e per tutta la cittadinanza. Noi Marinai siamo gelosi custodi della storia e delle tradizioni, di una devozione alla Patria e alla Bandiera, ma sappiamo anche essere vicini alle esigenze della comunità. Mi unisco quindi all'omaggio al vessillo con l'augurio di un futuro di piena attività, sempre nel solco del nostro motto: "Una volta marinai, marinai per sempre"".

La cerimonia al Lavello, che avrebbe dovuto svolgersi lo scorso anno ma è stata rinviata al 2021 per l'emergenza Covid, è stata accompagnata dalle note del Corpo Musicale Donizetti di Calolzio, che ha suggellato i momenti solenni della posa della corona di alloro e dell'alzabandiera, suonando anche l'Inno di Mameli. A seguire, la benedizione di don Stefano al Monumento restaurato, con la mattinata proseguita con la Santa Messa nella vicina chiesa del Lavello e un pranzo in compagnia di famigliari, amici e simpatizzanti.
B.P.

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