I ciclisti guanelliani a Roma per l'Angelus del Papa

La pedalata guanelliana lungo metà penisola su una lunghezza di circa 700 chilometri, in quattro tappe, si è conclusa sabato pomeriggio, intorno alle 15.30, nella immensa piazza della basilica di San Pietro, in Roma. L'ultima parte del tracciato è avvenuto sulla Salaria Antica, storica strada romana dovuto al console Mario Curio Dentato. C'era una sorpresa in piazza San Pietro per i ciclisti guanelliani: era in attesa Liliana Vaccari, già prefetto di Lecco, ora con incarichi superiori presso il Ministero dell'Interno, nella sede centrale del palazzo al Viminale. Liliana era accompagnata dal marito Renè ed ha avuto modo di ricordare personaggi ed eventi lecchesi vissuti o conosciuti durante la sua permanenza nel palazzo di governo di corso Promessi Sposi.

La comitiva dei ciclisti ha poi raggiunto la chiesa affidata ai religiosi guanelliani di San Giuseppe, in via Aurelia Antica. Nell'istituto attiguo alla chiesa, oltre ad iniziative di profonda dimensione sociale così presenti nell'impegno guanelliano, c'è anche il seminario teologico internazionale dei "chierici" più vicini all'ordinazione sacerdotale.
La pedalata è avvenuta nel rispetto delle tabelle di marcia previste; da segnalare solo due forature; perfetta l'assistenza tecnica con due pulmini, coordinato da Giorgio Mazzieri, ispettore della Polizia di Stato presso la Questura di Lecco. Il veterano del gruppo è stato Pino Giambusso, 81 anni, di Milano.
I ciclisti del don Guanella, dopo aver partecipato a celebrazioni in onore del santo fondatore della Congregazione nella mattinata di domenica, saranno poco prima delle 12 in piazza San Pietro per assistere all'Angelus del Papa Francesco, con brevi indirizzi di saluto dal palazzo apostolico. Nel pomeriggio è prevista la partenza per tornare a Lecco con i "pulmini" che hanno accompagnato la "spedizione".
A.B.
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