Calolzio: l'opposizione presenta un documento con i suggerimenti per la variante al PGT

Un corposo documento di 70 pagine - ma schematico e ricco di immagini - per invitare i cittadini e lo schieramento di maggioranza a riflettere sul "vero stato delle cose" per quanto riguarda il PGT vigente e la proposta di variante che sarà adottata nei prossimi mesi: è quanto prodotto dal gruppo civico Cambia Calolzio, che in vista di una tappa importante per l'Amministrazione Ghezzi quale appunto l'approvazione della variante al Piano di Governo del Territorio ha voluto puntare l'attenzione su alcuni temi "che meritano un approfondimento, prima che tutto passi in Consiglio dove non avremo più possibilità di bloccare questo iter, essendo due contro quattordici".


Diego Colosimo e Daniele Vanoli

"Il PGT ha un impatto su molti settori" ha spiegato il capogruppo di minoranza Diego Colosimo, affiancato da Daniele Vanoli. "Per quanto concerne la parte della VAS (Valutazione ambientale strategica), che è quella su cui ci siamo concentrati, vogliamo mostrare come il documento redatto dalla Giunta non vada assolutamente nella direzione propagandata della sostenibilità. La qualità ambientale del nostro territorio non è di certo alta come ci viene raccontato: negli ultimi vent'anni è stato consumato tantissimo suolo, sono stati effettuati interventi invasivi che non hanno portato alcun beneficio alla popolazione, che è calata in maniera evidente nonostante l'impegno a costruire per attirare nuovi residenti. Calolzio è diventata una città dispersiva, che non dà risposte. Nel nuovo documento non c'è nessun accenno ai tanti fabbricati inutilizzati nei quartieri, nè al recupero di aree dismesse, alla lotta contro l'amianto o alla limitazione di attività economiche invasive per odori o rumori molesti. E la loro proposta per la riduzione del consumo di suolo non è altro che un'operazione di ragioneria, frutto di un restyling formale del piano precedente: c'è una diminuzione nei numeri ma non nei fatti, giusto per restare nei limiti della normativa regionale, perchè in realtà siamo ancora di fronte a un tentativo di cementificazione del territorio, senza peraltro una strategia per il rilancio della città. Come gruppo di opposizione, quindi, abbiamo presentato osservazioni su ogni ambito di trasformazione e chiesto di ridurre davvero il consumo di suolo. Inoltre interverremo nei quartieri per rilanciare le nostre idee e proporre un'alternativa valida, con tanto di schede di progetto, cercando di raccogliere suggerimenti da presentare in Comune".



A preoccupare Cambia Calolzio è anche la modalità "formale" con cui l'Amministrazione si sta approcciando alla questione del PGT. "In un anno sono state fatte due commissioni, ma non si è mosso nulla: nessuno sembra intenzionato a parlarne seriamente, anche se alle elezioni mancano circa 18 mesi e plausibilmente la maggioranza vorrà adottare la variante prima della scadenza" hanno proseguito Colosimo e Vanoli, che hanno convocato una conferenza stampa presso la Sali di Bario, all'interscambio, per una ragione ben precisa. "Siamo in una zona indicativa per la Calolzio del futuro, a pochi passi da un parcheggio sotterraneo che avrebbe dovuto essere aperto nel 2019: non si può sempre illudere la popolazione lanciando spot, quando non c'è un minimo di volontà nell'unire una programmazione sui servizi con il Piano di zona. Da parte nostra, quindi, chiederemo di rivedere la strategia socio-territoriale, per esempio per destinare una quota di territorio abitabile al sociale, e dunque alle fasce più deboli della popolazione. Ma al di là di questo, è chiaro che il documento dell'Amministrazione funziona nei numeri ma non nella sostanza: tra le altre cose, il piano prevede ulteriori strutture di media distribuzione, ma non viene citata l'area Cantelli; non c'è traccia neanche del terreno di 25.000 metri quadrati in via Mandamentale, che avrebbe già potuto essere utilizzato. In questo modo si sta facendo l'interesse privato e non quello pubblico, non si sta investendo sull'esistente ma su altri ambiti potenzialmente appetibili".
Per concludere i due consiglieri hanno voluto anche togliersi qualche sassolino dalla scarpa, a una settimana dalla notizia che l'ex scuola di Sala non potrà essere demolita - recuperando così volumetria e costruendo una nuova palestra in sostituzione dell'attuale "pallone" - in quanto tutelata dalla Soprintendenza. "Cambia Calolzio è diventato il bersaglio da colpire, sul quale addossare tutte le responsabilità, ma non siamo stati noi a presentare l'istanza per il vincolo, nè a far partire la petizione contro l'abbattimento, che comunque non ci ha mai convinto, perchè la "cittadella dello sport" va realizzata al Lavello" ha precisato Diego Colosimo. "Il fallimento risiede nel fatto che il bilancio è stato strutturato sui beni alienabili, senza alcuna programmazione per altri contesti come la stessa Sali di Bario. Non si può sempre fare politica aggressiva nei nostri confronti. Per l'ex scuola di Sala, ora all'Amministrazione spetterà il compito, come è giusto che sia, di avviare i normali confronti con i cittadini e di fare le opportune valutazioni tecniche per capire come muoversi, partendo innanzitutto dall'eliminazione delle barriere architettoniche: al momento è inutile anche parlare di cifre, senza certezze si rischia di essere irrispettosi verso i calolziesi".
Tornando infine alla questione PGT, come anticipato, a breve il gruppo civico inizierà il "tour" nei quartieri per presentare il proprio documento "alternativo". "Alla fine saranno gli altri ad avere la meglio perchè i numeri dicono che siamo in due contro quattordici, ma è giusto far capire ai cittadini cosa sta succedendo" hanno concluso gli esponenti della compagine.
B.P.
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