Dervio: positiva al covid pizzicata fuori casa dai Carabinieri, finisce a processo

Il Tribunale di Lecco
Era risultata positiva al Covid-19 l'8 aprile 2020 e da allora avrebbe dovuto seguire l'obbligo di quarantena... obbligo che secondo la Procura della Repubblica di Lecco avrebbe violato. È oggi comparsa come imputata ai sensi del regio decreto n.1265 del 1934 (“Provvedimenti contro le malattie infettive e sociali”) una 65enne residente a Dervio, che ora rischia fino a 18 mesi di arresto e un'ammenda di 5.000 euro, per essere uscita di casa più volte pur sapendo di aver contratto il coronavirus.
Era stata “pizzicata” a bordo della propria autovettura ad un posto di blocco dei Carabinieri di Dervio, ma la donna si è oggi così giustificata: “le uniche volte che sono uscita di casa che non fosse per fare tamponi sono stati il 7, l'8 maggio e il 28 maggio e comunque non sono mai scesa dalla macchina”. La 65enne ha raccontato di essere uscita il 7 maggio perchè, suo malgrado, il marito avrebbe causato un incidente in macchina nel quale una donna sarebbe rimasta ferita e, in stato di shock all'arrivo dei vigili, si sarebbe recata sul luogo dell'incidente per fare delle fotografie da inviare all'avvocato. Il giorno seguente sarebbe nuovamente uscita di casa per effettuare altri scatti. La terza volta, stanca degli esiti positivi dei test, avrebbe voluto sottoporsi al tampone in una struttura differente, ad Oggiono: “sono uscita con la macchina, ma poi chiamando in struttura mi avevano detto che non aveva senso il mio ragionamento e sono tornata indietro”.
“Ogni volta che uscivo indossavo sempre due mascherine e i guanti” ha aggiunto l'odierna imputata.
Starà al giudice Gianluca Piantadosi esprimersi con sentenza in merito alla vicenda il prossimo 29 aprile.
F.F.
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