Il silenzio dopo la lettera del Procuratore Tarfusser

Una settimana fa è stata pubblicata la lettera dell’ormai ex Procuratore della Repubblica di Lecco indirizzata a tutti i responsabili della sicurezza e giustizia. Lettera nella quale c’è un jaccuse preciso a chi dirige l’amministrazione giudiziaria in Italia. Ci sono undici domande che attendono una risposta. Ci sono 332 mila cittadini che attendono delle risposte. In una settimana non ho letto nessun intervento da parte delle forze politiche, industriali, sindacali o popolazione civile. Forse che la Giustizia non interessi a nessuno? Perché non si legge nessuna risposta al Procuratore? Forse perché non è allineato? Oppure è una forma di razzismo culturale nei suoi confronti? Arriva da una cultura molto lontana da chi ha amministrato la giustizia in Italia, lontana come kilometri ( Bolzano –Agrigento ). Ma soprattutto lontanissima, direi quasi di un altro Stato, come educazione civica, da parte delle istituzioni e dei cittadini. Educazione civica da prendere a modello, non da soffocare, perché disturba la diseducazione di altre zone dell’Italia. La civiltà e l’educazione con la quale ha scritto e inviato la lettera in difesa dei diritti dei cittadini lecchesi, merita risposte non solo epistolari ma con atti concreti per il buon funzionamento del Palazzo di giustizia.
R.C.
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