Lecco: una cabina di regia per affrontare il disagio giovanile
Una cabina di regia per affrontare, in maniera condivisa, i tanti e diversi aspetti connessi al disagio e alla devianza giovanile.
“Quello del disagio e della devianza – ha affermato il Prefetto Castrese De Rosa – è solo a valle un problema di polizia e di certo non può essere affrontato solo con misure repressive”.
“Bisogna mettere tutte le agenzie educative in rete senza creare sovrastrutture – come ha condiviso il Prevosto di Lecco Mons. Milani – La sfida è trovare forme di comunicazione e progetti che intercettino i giovani che vanno maggiormente responsabilizzati”.
A Lecco vi è una presenza di cittadini stranieri, anche di seconda e terza generazione, che sfiora l’11% della popolazione, con un’integrazione non sempre facile a realizzarsi. Ed è spesso l’emarginazione sociale di oggi che può diventare violenza domani.
Dal Tavolo è emersa la comune volontà di integrare i tanti progetti esistenti, da quelli del Comune di Lecco (“Patto per una comunità educante”), a quelli della Scuola, dai progetti delle Comunità parrocchiali e della Caritas, a quelli del Distretto, per finire con i progetti dei Servizi socio-sanitari e delle molte Associazioni del volontariato sociale che operano sul territorio.
“Ora tutti insieme – ha concluso il Prefetto De Rosa- per costruire una rete coordinata di interventi che intercetti i nuovi bisogni emergenti ed evitare che la spirale di violenza e degli episodi di inciviltà che hanno interessato il territorio lecchese negli ultimi mesi continui, come quello avvenuto recentemente in via San Michele del Carso con l’aggressione a due condomini per futili motivi”.
Ne hanno discusso in Prefettura il Prefetto Castrese De Rosa, i rappresentati del Comune di Lecco con il Sindaco Mauro Gattinoni e gli Assessori alla Polizia Locale, al Welfare e all’Istruzione, i vertici provinciali delle Forze di polizia, il Prevosto di Lecco Mons. Davide Milani, i rappresentanti del Distretto socio sanitario locale, il Direttore Generale dell’ASST Paolo Favini e dell’ATS Brianza, l’Ufficio scolastico provinciale e la presidente della Fondazione comunitaria del lecchese, Mariagrazia Nasazzi.
“Quello del disagio e della devianza – ha affermato il Prefetto Castrese De Rosa – è solo a valle un problema di polizia e di certo non può essere affrontato solo con misure repressive”.
“Bisogna mettere tutte le agenzie educative in rete senza creare sovrastrutture – come ha condiviso il Prevosto di Lecco Mons. Milani – La sfida è trovare forme di comunicazione e progetti che intercettino i giovani che vanno maggiormente responsabilizzati”.
A Lecco vi è una presenza di cittadini stranieri, anche di seconda e terza generazione, che sfiora l’11% della popolazione, con un’integrazione non sempre facile a realizzarsi. Ed è spesso l’emarginazione sociale di oggi che può diventare violenza domani.
Dal Tavolo è emersa la comune volontà di integrare i tanti progetti esistenti, da quelli del Comune di Lecco (“Patto per una comunità educante”), a quelli della Scuola, dai progetti delle Comunità parrocchiali e della Caritas, a quelli del Distretto, per finire con i progetti dei Servizi socio-sanitari e delle molte Associazioni del volontariato sociale che operano sul territorio.
“Ora tutti insieme – ha concluso il Prefetto De Rosa- per costruire una rete coordinata di interventi che intercetti i nuovi bisogni emergenti ed evitare che la spirale di violenza e degli episodi di inciviltà che hanno interessato il territorio lecchese negli ultimi mesi continui, come quello avvenuto recentemente in via San Michele del Carso con l’aggressione a due condomini per futili motivi”.
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