Chiuso: due mercatini solidali alla Casa sul Pozzo, successo

Giornata di mercatini quella di sabato 16 ottobre per la comunità di via Gaggio-Casa sul Pozzo di Chiuso di Lecco. Due le aree allestite appositamente per i cittadini nella location gestita da Padre Angelo: all'esterno numerose bancarelle di vestiti, borse, calzature e accessori proposte dal mercatino parrocchiale rionale, mentre all'interno stand per bambini con giochi vari, ma anche libri e oggetti da collezione, elementi di arredo e stampe, grazie ai volontari di Amnesty international.



Il mercatino del riuso, attivo da qualche anno nel quartiere, si occupa di raccogliere tutti gli oggetti "scartati" per metterli in vendita a un prezzo simbolico e riciclarli in modo intelligente tra le famiglie bisognose: l'evento nel cortile esterno della Casa sul Pozzo è stato realizzato in sinergia con "Le zie", un gruppo di amiche - più di 150 - che donano i loro vestiti in esubero e li rimettono in circolo. Il ricavato sarà devoluto alla Casa sul Pozzo e alla Parrocchia di Chiuso, a sostegno del lavoro di Padre Angelo per la comunità di via Gaggio, oltre che per garantire liquidità ai vari progetti.



"Si tratta di una bella giornata anche a livello sociale, perchè qui ci si incontra, anche con gente del rione mai vista" ha commentato Neva Arrigoni, una delle sette volontarie incaricate di gestire il mercatino. "Noi "svuotiamo" case e poi ridoniamo o rivendiamo a piccoli prezzi gli oggetti scartati, per ridare loro un senso. L'anno prossimo cadranno i 200 anni dalla morte del Beato Serafino e stiamo già pensando a qualcosa di grande, quindi il nostro contributo verrà dirottato anche in previsione di questa festa. Il riscontro è positivo per l'affluenza, per i sorrisi e per l'allegria. Gli articoli più "in voga" sono scarpe e borse, ma tutto ciò che riguarda le donne è andato a ruba. Sono arrivate anche tante famiglie con bambini piccoli a cui abbiamo donato tanti giochi e libri. Negli stand, poi, ci sono anche articoli vintage di lusso, bisogna saper guardare bene".




Soddisfatto della proposta anche Padre Angelo. Per quanto riguarda Amnesty international, il mercatino "serve per contribuire al mantenimento del gruppo, che non ha finanziamenti pubblici", come ha spiegato Raffaele. "Allo stesso tempo abbiamo raccolto le firme per la liberazione di un'attivista iraniana. Quella di sabato è stata una giornata abbastanza produttiva, il contesto è molto ospitale e attento ad ogni dettaglio. Le prossime attività sono in fase di definizione, essendo ripartiti dopo la pausa Covid. Far parte di Amnesty è semplice, basta volersi impegnare per i diritti umani". A tal proposito, il gruppo di Lecco è in espansione e cerca volontari: per saperne di più è possibile contattare Mauro al 349.3208905 oppure scrivere una mail a gr211@amnesty.it.



Il mercatino è già alla sua seconda edizione, dopo la prima dell'ottobre scorso. Chi vi è passato ha potuto trovare sicuramente qualcosa di utile e curioso: tra gli oggetti interessanti in vendita, una raccolta di stampe di campagne pubblicitarie storiche con una valenza grafica importante. Due grandi momenti, insomma, quelli di sabato a Chiuso, tra scambio, confronto, solidarietà e aggregazione.
A.G.
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