Lecco: aggressione tra migranti. Il giudice ''assolve'' l'imputata

Non doversi procedere nei confronti di di Evelyn Azeez, classe 1991, imputata davanti al giudice del tribunale di Lecco Giulia Barazzetta per l'ipotesi di reato di lesioni personali aggravate. I fatti risalgono al 4 ottobre di tre anni fa quando la donna - difesa dall'avvocato Massimiliano Nessi - avrebbe aggredito una connazionale mentre si trovavano all'interno del centro di accoglienza migranti in corso Promessi Sposi, non lontano proprio dal palazzo di giustizia.
Si era inizialmente temuto il peggio per la vittima, nonostante le tracce di sangue sul pavimento di una delle camere da letto e le impronte sui muri; invece la migrante se l'era cavata senza gravi conseguenze. A causare il sanguinamento - stando a quanto emerso durante il dibattimento - sarebbe stata la riapertura di una ferita sul collo che era già stata suturata all'ospedale una settimana prima.
Durante l'istruttoria dibattimentale hanno testimoniato due operatrici della cooperativa Itaca che gestiva la struttura, oltre ad un'altra ospite del centro, che aveva assistito a tutta la scena. Dai loro racconti è emerso che la donna aggredita si trovava in quel periodo alle prese con problemi personali importanti: le era stato tolto il figlioletto e qualche giorno prima dell'aggressione era stata soccorsa in un ospedale della bergamasca per un profondo taglio sul collo.
Stamani durante la discussione il pubblico ministero ha chiesto alla dr.ssa Barazzetta - così come l'avvocato Nessi - l'assoluzione dell'imputata. Dopo una breve camera di consiglio, il giudice ha stabilito il non doversi procedere.
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