ATS: 65 plessi scolastici coinvolti nel programma Life Skill

In questi giorni, grazie all’equipe di promozione della salute di ATS, insieme ad insegnanti esperti, operatori delle ASST, dei consultori familiari accreditati e di rappresentanti del terzo settore, ha ripreso il via, anche per quest’anno, il programma regionale Life Skill nella scuola Primaria e Secondaria di primo grado, che vede coinvolti circa 500 docenti della province di Monza e di Lecco che da ottobre si stanno formando per lavorare con i propri bambini e ragazzi sulle 10 competenze che l’OMS dichiara indispensabili per una sana crescita delle nuove generazioni.
Il programma, condotto dagli insegnanti nelle loro classi, prevede specifiche unità didattiche per ogni anno scolastico e si svolge nelle terze, quarte e quinte della Primaria, per poi proseguire nelle Secondarie di primo grado. L’autostima, la capacità di prendere decisioni, l’assertività, il senso critico e la consapevolezza delle proprie emozioni, la gestione dello stress e dell’ansia, le abilità relazionali, comunicative e sociali sono i temi su cui i bambini e i ragazzi lavoreranno con i loro insegnanti formati e accompagnati da ATS.
Oltre che essere utili per la prevenzione delle dipendenze e dei comportamenti aggressivi, si tratta di competenze importanti per i più giovani per affrontare con coscienza le avversità della vita, ancor più dopo questo periodo stressante legato alla pandemia. Il programma prevede inoltre che i ragazzi, durante le unità, escano dai banchi per trovarsi in cerchio, parlare di ciò che provano e fare esperienze di gruppo che li pongano di fronte a situazioni concrete in un clima non giudicante che permette la loro espressione.
Sono 45 gli Istituti Comprensivi coinvolti, per un totale di 65 plessi. Si tratta di un modo per riprendere la scuola senza dimenticare le difficoltà attraversate durante la DAD e la reclusione forzata, affrontando in modo positivo i rapporti con i compagni e con gli insegnanti, così messe a dura prova negli ultimi due anni. Il percorso ha infatti una ricaduta positiva sulla didattica perché permette di costruire relazioni produttive tra allievi e docenti, migliorare la collaborazione tra coetanei e acquisire strategie efficaci per l’apprendimento delle materie scolastiche.
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