Lecco: CGIL in presidio dopo l'assalto a Roma. Solidarietà delle Istituzioni

Anche a Lecco si è tenuto questa mattina un presidio davanti alla sede sindacale di via Besonda, dopo l'assalto di sabato pomeriggio a Roma alla sede nazionale della Cgil. Se nella capitale, è stato organizzata una riunione del direttivo nazionale alla quale ha partecipato anche il segretario generale lecchese Diego Riva, in tutta Italia sono stati allestiti presidi all'esterno delle sedi della Cgil.

Per il prossimo sabato 16 ottobre è stata inoltre indetta assieme a Cisl e Uil una manifestazione nazionale antifascista. Perché l'assalto di sabato al sindacato, a margine di un'iniziativa di protesta contro l'introduzione del green pass, non può che essere definito fascista, come hanno detto i vertici sindacali ma come molti pensano riandando col pensiero ai momenti più oscuri della storia italiana: «Dire che si è trattato di un assalto fascista - ha ribadito il segretario organizzativo della Camera del lavoro lecchese Marco Brigatti - è chiamare le cose con il loro nome».

Il prefetto Castrese De Rosa

Con un richiamo a quanto accaduto all'inizio del Ventennio quando le sedi sindacali e del movimento cooperativo erano oggetto di incursioni squadriste. E un parallelo è stato fatto anche con quanto avvenuto in gennaio negli Stati Uniti, quando a Washington è stato assaltato il Campidoglio da parte di supporter trumpiani.

Al presidio lecchese è intervenuto anche il prefetto Castrese De Rosa che ha rappresentato la solidarietà del governo, mentre il questore Alfredo D'Agostino ha inviato un messaggio. Intervenuti anche i rappresentanti delle altre organizzazioni sindacali e il presidente dell'Associazione partigiani Enrico Avagnina che ha chiesto lo scioglimento delle associazioni d'ispirazione fascista come Forza Nuova.

Il presidente del consiglio comunale di Lecco Francesca Bonacina

Tra gli esponenti politici, sono passati a esprimere vicinanza al sindacato il sindaco Mauro Gattinoni, la presidente del consiglio comunale Francesca Bonacina e il consigliere comunale Peppino Ciresa (alle ultime amministrative, candidato sindaco per il centrodestra).

Il presidio, durato per l'intera mattinata, ha previsto un "microfono libero" con la possibilità che ciascuno potesse esprimere la propria opinione. E non si è mancato d'intonare "Bella Ciao".
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