Introbio: il 15 l'ANPI ricorda i partigiani fucilati nel 1944

Venerdi 15 ottobre alle ore 11.00, presso il cimitero di Introbio, una delegazione dell’ANPI Provinciale di Lecco e della Valsassina, unitamente alle rappresentanze istituzionali e sociali del territorio, ricorderanno il sacrifico dei partigiani fucilati il 15 ottobre 1944 e degli altri caduti durante quel drammatico autunno.
La stele presso il cimitero si trova proprio nel luogo dove è avvenuto l'assassinio: sulla lapide sono riportati anche i caduti sulla Grigna e in Biandino, sempre nello stesso anno. Fu un periodo di agonia per il paese, occupato da un forte presidio di Ss italiane. Il 5 ottobre 1944 Introbio veniva dichiarato “zona di guerra” sottoposta alla legge marziale. Scattavano dunque le azioni di rastrellamento sui monti, con l’incendio di fienili, baite, rifugi e della stessa chiesetta della Madonna di Biandino. Sei partigiani venivano fucilati nel pomeriggio del 15 ottobre presso il cimitero di Introbio. Tra di loro c’era anche Carlo Besana, classe 1920, di Barzanò: era il fratello di Guerino Besana, di due anni più grande, ferito mortalmente qualche giorno prima nella zona di Biandino, negli scontri tra la 55 Rosselli e i reparti Ss e della Rsi che salivano i sentieri per snidare i nuclei combattenti antinazisti e antifascisti.
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