Lecco: Vitali apre la stagione di Teatro Invito. Il cartellone, progettando il 'rinnovo'

Luca Radaelli (con Andrea Vitali alle spalle)
L’apertura, il prossimo 23 ottobre, con lo scrittore bellanese Andrea Vitali. E poi la poesia ma anche la follia, i settecento anni di Dante e i cento di Pasolini. Oltre, naturalmente, agli appuntamenti musicali, agli spettacoli domenicali per le famiglie, alla rassegna cinematografica e alle proposte per le scuole. Teatro Invito presenta la nuova stagione confidando in periodi più clementi in quanto a covid e nel decreto governativo sulla possibilità di riempire le sale teatrali all’80% della capienza. Proprio un anno fa – ricorda il direttore artistico Luca Radaelli - «eravamo riusciti a presentare la stagione, ad affiggere i manifesti, dopo di che ci avevano chiuso. Oltre al danno, la beffa».
Senza dimenticare “L’ora che volge al disio”, il concerto jazz teatrale dedicato a Dante che avrebbe dovuto debuttare l’8 marzo 2020, il giorno in cui poi è scattato il lockdown generalizzato e soltanto nel corso di quest’ultima estate ha potuto andare finalmente in scena: sarà riproposto nella stagione.
Va detto – ha aggiunto ancora Radaelli – che nei mesi di chiusura dei teatri, un po’ di conforto «ci arrivava dal fatto che eravamo tutti nelle stesse condizioni ma anche dalle istituzioni, le quali, checché ne dica qualcuno, hanno avuto attenzione per il nostro settore». A proposito di istituzioni, inoltre, va anche sottolineato come dal Comune arrivi quest’anno un sostegno economico, nell’ambito delle politiche di aiuto all’associazionismo cittadino, grazie al progetto culturale presentato in collaborazione tra lo stesso Teatro Invito e Mikrokosmos (che cura la stagione musicale), Cerchio Tondo (spettacoli per bambini), Dinamo culturale (cinema), Taiko (tamburi giapponesi).
Se si pensa ai prossimi mesi, lo sguardo è rivolto ai prossimi anni. Nel 2022, infatti, scadranno i primi sei anni di gestione della sala comunale di via Foscolo che è di proprietà del Comune che ha appunto previsto contratti di affitto della durata di sei anni. Si dovrà quindi andare al rinnovo predisponendo una programmazione culturale che copra appunto i sei anni successivi.
La stagione dunque, presentata oltre che da Radaelli, anche da Elena Scolari e Giusi Vassena. Stagione che, come detto, si aprirà il 23 ottobre con “Già, infatti, è così” spettacolo che vedrà in scena lo scrittore Andrea Vitali e il musicista Francesco Pellicini a raccontare «la notte di Natale di un maestro molto speciale», un testo dello stesso Vitali, un po’ più malinconico rispetto alle esilaranti storie della saga bellanese che ha portato l’autore a essere uno tra i più amati dai lettori.
Il 6 novembre, “C’era una volta…. Il manicomio” rappresentato dalla compagnia “Chille de la balanza” dedicato appunto alla follia così come è stata vissuta e combattuta in Italia. Un appuntamento – si sttolinea - programmato in concorso con il Forum di salute mentale, «a testimoniare la volontà di collaborare con associazioni diverse».
Il 27 novembre “Clitennestra”, secondo la rivisitazione di Maguerite Yourcenar e la messa in scena da parte di Teatro Scientifico, mentre il 17 dicembre, spazio alla commedia dell’arte «che all’estero è amata e rappresentata e da noi snobbata» con lo spettacolo “In viaggio con i comici” realizzato in collaborazione tra Teatro Invito e la compagnia “Gli equivochi”.
L’anno nuovo si aprirà il 15 gennaio con “Quando diventi piccolo” che vedrà sul palco Massimiliano Lozzi, comico del collettivo “Terzo segreto di satira” «considerato l’erede di Paolo Rossi».
Poi, il 4 febbraio “Revolutionary road” con gli “Eccentrici Dadarò” e il 18 febbraio l’appuntamento con il Dante di Luca Redaelli e del pianista Arrigo Cappelletti, una lettura che vuole privilegiare la musicalità del testo.
L’11 marzo, “Dove sono le lucciole”: lo spettacolo su Pierpaolo Pasolini poeta, realizzato da Teatro Invito e dalla compagnia friulana Ortotetaro che arriverà sulla scena lecchese dopo il debutto a Casarsa del Friuli.
Il 25 marzo, sarà di scena il “Decamerone” del Teatrino dei Fondi, mentre l’8 aprile “The boys’ blood” del Teatro delle Selve, un omaggio a Dino Campana, quasi a unire i fili di una stagione legando il tema della poesia e quello della follia.
A chiudere, il 23 aprile e quindi a ridosso delle celebrazioni per l’anniversario della Liberazione, le “Pesche miracolose” di Teatro Invito, spettacolo di testimonianza che la compagnia lecchese ripropone in occasione del 25 aprile ormai da una ventina d’anni.
Accanto alla prosa, i concerti promossi da Mikrokosmos con quattro appuntamenti domenicali alle ore 16,30: il 14 novembre con un omaggio ad Astor Piazzola ma spaziando sulla musica del Novecento; il 19 dicembre “non sembiava imagine che tace” dedicato a Dante; il 30 gennaio, “Buon compleanno Amadeus” con la partecipazione dello scrittore Bruno Gambarotta; infine, il 27 febbraio, “Grandi capolavori romantici.
Confermata la rassegna di spettacoli domenicali per famiglie (inizio alle 16), con una decina di appuntamenti in cartellone e quella cinematografica del martedì sera su iniziativa di “Dinamo culturale” e che ha preso il via già questa settimana.
Teatro Invito ha inoltre messo a punto un ventaglio di proposte per le scuole (da quella dell’infanzia alle superiori), nella speranza appunto che la pandemia allenti la morsa e si possano finalmente riportare i ragazzi a teatro (o gli attori nelle scuole) e non limitarsi allo streaming come fatto lo scorso anno scolastico.

Altre informazioni (relativamente anche a biglietti e abbonamenti) sul sito di Teatro Invito (https://teatroinvito.it/).
D.C.
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