Comunità Amica delle Persone con Demenza: 1° momento di formazione

Due incontri rivolti ai cittadini, una breve formazione di base offerta dai Comuni di Civate, Malgrate, Pescate e Valmadrera. In questa due giorni la Comunità Amica delle Persone con Demenza del Polo Lago ha raggiunto un primo obiettivo ambizioso nella creazione di una cittadinanza consapevole ed informata rispetto alle tematiche della Demenza.
L'iniziativa ha visto la partecipazione di 60 persone che hanno ricevuto, dalla docente Valentina Molteni, psicologa psicoterapeuta, nozioni riguardo a tanti argomenti: Cosa è la demenza? Quale percorso si prospetta per chi si ammala? Come approcciare una persona con demenza? Come praticare lʼaccoglienza verso le persone affette da demenza e le loro famiglie?
L’interazione tra i partecipanti è stata molto positiva e ha fatto emergere prepotentemente quanto sia rilevante parlare del tema affinchè cadano stigma e conseguente isolamento delle persone affette da demenze e dei loro famigliari. Di particolare interesse la possibilità di confrontarsi con la docente e la pragmaticità dei contenuti affrontati. 



“Un'esperienza significativa per i nostri Comuni" commenta Rita Bosisio, Assessore ai Servizi Sociali di Valmadrera. "Il Progetto L’Ago ha sviluppato un movimento a favore delle persone con demenza che ha condotto i nostri comuni, associati all’interno del Polo Lago, a diventare una delle 34 Comunità Amiche delle Persone con Demenza del territorio nazionale. Ringrazio tutti i cittadini e le Associazioni che hanno partecipato a questa formazione”.
“Abbiamo costruito questo percorso formativo tenendo sempre presente l’unicità della persona" specifica Stefania Buzzetti, referente progettuale e dipendente della Cooperativa L’Arcobaleno (ente capofila del Progetto L’Ago). "Si è ricordato più volte come coloro affetti da demenza siano prima di tutto persone, e la loro diagnosi non significhi che la loro vita sia finita. Vogliamo costruire una Comunità Amica delle Persone con Demenza. Desideriamo un territorio preparato e “gentile” nei loro confronti, aumentando la conoscenza di questa problematica come strumento per ridurre l’emarginazione e il pregiudizio sociale nei confronti dei malati e dei loro famigliari, in modo da permettere loro di partecipare alla vita attiva della comunità e migliorare la loro esistenza quotidiana. Questa formazione è un primo passo verso il nostro obiettivo finale”.



“La demenza può compromettere la memoria, il linguaggio, il pensiero e in alcuni casi anche il comportamento e la capacità di agire, può avere conseguenze sulla vita familiare, sociale e lavorativa della persona" ha ricordato la docente Valentina Molteni. "Ciò significa che ogni malato, ogni familiare, ogni assistente può vivere un’esperienza differente. Ed è vero che solo una persona con demenza può comprendere realmente cosa significhi conviverci, così come solo chi aiuta conosce nel concreto cosa vuole dire farlo: tutto ciò è stato fonte di riflessione e di dibattito. Per loro è opportuno e rispettoso utilizzare termini emotivamente neutrali affinchè possano esprimersi liberamente".
Rilevante e significativo il concetto espresso dall'esperta rispetto a chi si prende cura delle persone con demenza: “Il caregiver familiare necessita a sua volta di essere sostenuto e preparato. Da una indagine AIMA Censis 2007 è emerso che i caregiver sono di sesso femminile (76,6%) con un'età compresa fra i 46 e i 60 anni (51,6%), e per il 16,5% il carico nelle cure non è condiviso con altre persone. Il 40,9% riceve aiuto da una badante, generalmente donna (95,1%) e senza titolo professionale (89%). L'assistenza giornaliera per i caregiver è di 6 ore, più altre 7 di sorveglianza”.



Al termine della formazione è stato somministrato un breve questionario di Dementia Friends Italia per diventare Amico delle Persone con Demenza ed è stato rilasciato ad ogni partecipante un dono che attesta la loro appartenenza alla Comunità del Polo Lago.
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