Lecco: a processo per rapina, per degli occhiali e un cappello

Un cappello da cow-boy e un paio di occhiali da vista. Sarebbe questo il "bottino" della rapina contestata ad un 43enne, a processo al cospetto del giudice monocratico del Tribunale di Lecco Martina Beggio. Nella mattinata odierna in Aula sono sfilati accusatore e accusato, entrambi sentimentalmente legati alla stessa donna, in tempi diversi ed in alternanza, con la signora dunque prima fidanzata con il querelante, poi con il denunciato dal quale ha avuto un figlio prima di lasciarlo e tornare poi con l'ex.
L'episodio in contestazione risale al 23 aprile 2019. Secondo la persona offesa, con costituita parte civile, la controparte gli si sarebbe parata davanti mentre si stava recando in stazione per prendere il treno. Con fare aggressivo, l'imputato gli avrebbe schiaffato una mano sul volto, facendogli poi volare occhiali e cappello. Un fatto, questo accaduto in via Balicco, a cui sono seguite altre denunce, una per una presunta aggressione davanti alla scuola del bambino nel gennaio 2020 e l'altra per maltrattamenti in famiglia, anche queste prossime ad arrivare in Aula.
Nel frattempo, per quanto riguarda la supposta rapina, già oggi l'imputato, assistito dall'avvocato Tiziana Bettega, ha avuto la possibilità di dire la propria, sostenendo di aver raggiunto il compagno della sua ex solo per chiarire una situazione relativa a suo figlio. Il bambino avrebbe riferito infatti al padre "fatti sconcertanti" quali l'aver dormito insieme alla madre e il nuovo uomo della stessa, un aspetto su cui il 43enne avrebbe voluto delucidazioni da parte di chi poi l'ha denunciato. Si tornerà in Aula a dicembre per valutare la possibilità di riunificare il fascicolo relativo alla rapina con quello incentrato sui presunti maltrattamenti, in trattazione la settimana prossima in collegio.
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