Monte M.: il prof. Tavola racconta la tela 'La Madonna del Rosario', il 7

Massimo Tavola
In occasione della festa della Madonna del Rosario, il 7 ottobre alle ore 20.30 presso la chiesa parrocchiale di Monte Marenzo il prof. Massimo Tavola presenta la tela "La Madonna del Rosario" di Enea Salmeggia, illustrandone in particolare gli aspetti iconologici e spirituali.
"Da chi ci ha preceduto abbiamo ricevuto in eredità un patrimonio artistico molto prezioso, segno di fede e devozione, pegno di una tradizione da continuare e trasmettere a nostra volta" commenta Tavola, insegnante all'Istituto Comprensivo di Calolzio. "In noi deve sorgere un gran senso di riconoscenza e rispetto, ma anche una reazione di responsabilità nel desiderare di conservare e proteggere le “perle d’arte” che abbiamo avuto come in una specie di “successione” comunitaria, per donarle anche noi alle future generazioni e mantenere memoria di una storia che ha fondato una “fede” che è diventata “cultura”. Ecco perché è importante “riscoprire”, “rispolverare”, in un certo senso “far risorgere” la forza comunicativa e didattica, cioè di insegnamento, delle opere d'arte religiosa di cui è ricco il nostro territorio, in maniera speciale la nostra chiesa di Monte Marenzo".  
Come spiega il professore, i riferimenti alla Madonna del Rosario in paese sono quattro: oltre alla statua portata in processione, scolpita da Luigi Carrara nel 1880 e posta nella nicchia realizzata ad hoc nell’altare laterale, “spodestando” il dipinto dell’Addolorata che è stato successivamente spostato   nell’oratorietto attuale, è visibile un affresco esterno settecentesco contornato da cornice in stucco posto su uno precedente del secolo precedente, legato al tema della peste e collocato, non a caso, sulla parete esterna della chiesa corrispondente alla facciata di quella che un tempo era la “Cappella dei morti”.



Altra originale rappresentazione è lo stendardo processionale con l'invito alla recita del rosario, invito espresso con altra solennità ed eleganza - oltre che con un codice specifico di simbologia - proprio nell'opera che riceverà un’adeguata presentazione giovedì 7 ottobre, ovvero la preziosa Tela del Rosario con i santi Bernardo, Domenico, Pietro martire e Margherita composti intorno a un piacevole brano di paesaggio; ricordando il 1616 presente sulla sacrestia e l’esistenza di una cappella alla Vergine e Pietro martire datata dai Ginammi, il quadro doveva essere la competente pala e risalire a quel tempo. Angelo Borghi, co-autore del libro sulla storia di Monte Marenzo, assegna questa opera pittorica al tardorinascimentale Enea Salmeggia detto il Talpino.



Mons. Luigi Pagnoni, invece, noto e autorevole responsabile diocesano del patrimonio artistico, in un articolo di circa trent’anni fa affermava: “… delle pitture la più antica è la tela della Madonna del Rosario di Enea Salmeggia (m.1626), purtroppo compromessa da un incauto restauro”, attribuendo quindi con decisione e senza dubbi l’opera a quell’autore che lo storico bergamasco del '700 Francesco Tassi definiva “uno dei principali pittori che abbia prodotti la nostra patria” e che qualcuno ha definito “il Raffaello bergamasco”.
Queste e tante altre curiosità saranno raccontate domani sera dal prof. Massimo Tavola. L'ingresso all'incontro è libero, con obbligo di Green Pass.
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