Pescate: con il 54% di affluenza Dante De Capitani si conferma sindaco. 'Ora basta veleni'

“È stata un’elezione anomala, diversa dalle precedenti perché per la prima volta i cittadini di Pescate si sono ritrovati a votare una lista sola”: queste le prime parole di Dante De Capitani, scelto dai pescatesi come sindaco per il terzo mandato consecutivo.

Dante De Capitani


Un risultato ottenuto grazie all'affluenza alle urne del 53.78%: “C’è stato un calo ma ce lo aspettavamo: è stato difficile durante la nostra campagna elettorale far capire ai cittadini e anche ai nostri sostenitori che questa volta più che mai era fondamentale andare a votare per raggiungere il quorum necessario ed evitare così che il Comune venisse commissariato. Molti infatti pensavano che essendoci una sola lista fosse scontato che venissimo eletti”.


Con Miriam Lombardi e la torta preparata per festeggiare

Dunque sui 1.174 aventi diritto, sono state 954 le persone che si sono recate alle urne per esprimere le loro preferenze sulle schede, delle quali però 38 sono risultate nulle e 51 bianche. I voti personali espressi sono stati in totale 249, di cui 82 per il dottor Francesco Nardo, assessore uscente. A seguire Miriam Lombardi con 39, Enzo Tagliaferri con 34, Ivan Spadarotto con 21, Elio Valsecchi con 18, Carlo Aldeghi con 15, Fausto Borghetti con 13, Martina Torchio con 12, Cinzia Megna con 8 ed infine Vittorio Librizzi con 7.


Il sindaco con Martina Torchio, Elio Valsecchi e Fausto Borghetti

A scrutinio concluso, dopo i festeggiamenti, il sindaco ha però voluto fin da subito togliersi qualche sassolino dalla scarpa: “Durante la campagna elettorale ho preferito non parlarne per non alimentare ulteriori polemiche. La squadra di “Pescate per le libertà”, a differenza di altri Comuni in questa situazione, ha dovuto affrontare una minoranza che, sebbene non fosse riuscita a creare una lista a sua volta, ha lanciato diversi attacchi soprattutto nei miei confronti dicendo che finora ho gestito il paese con arroganza. Spero che con quest’oggi la stagione dei veleni sia finita e che si riconosca che un sindaco che vince per la terza volta non lo fa basandosi sul terrore, ma promuovendo azioni che rendono migliore la vita del nostro Comune”.




V.P.
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