La 'comunità' al centro della Festa di Lecco. 'Dinnanzi al disagio giovanile interroghiamoci'

Si sono concluse con la Messa Solenne delle 17 le celebrazioni per la Festa di Lecco in programma nella giornata di ieri, domenica 3 ottobre, purtroppo senza poter dare avvio alla tradizionale processione per le vie della città a causa del maltempo. Gremita la Basilica cittadina di San Nicolò, che ha visto riunita la comunità locale per rendere omaggio alla patrona, la Madonna del Rosario: presenti alla concelebrazione presieduta dal Prevosto Mons. Davide Milani con i sacerdoti della Comunità Pastorale e il Vicario Episcopale Mons. Maurizio Rolla, le massime personalità cittadine.

Dopo le preghiere introduttive di rito, Mons. Milani ha ricordato le componenti della Comunità, tra cui la recente acquisizione del Santuario della Vittoria insieme – oltre che a San Nicolò – alla parrocchiale di Pescarenico e a San Carlo al Porto. Dopo le letture (dagli atti e da san Paolo), il Vangelo dell’Annunciazione di san Luca che ricorda l’accoglienza della Volontà di Dio da parte della Madonna. «La bellezza del camminare insieme secondo gli appuntamenti proposti per questa festa – ha poi commentato il Prevosto – vuole essere un modo di dire grazie al Signore, un’opportunità per essere più “chiesa” se pure in mezzo alle difficoltà. Col proposito di essere più assidui e fedeli alle parole che pronunciamo quando ci chiamiamo fra noi fratelli e sorelle». Un’occasione per dire grazie per il fatto stesso di essere Comunità, posta sotto il manto protettivo di Maria: «e per riscoprirci come comunità, all’interno della città».

Don Davide ha poi ricordato le origini della Festa, a partire dal lontano 1624, quando la Madonna apparve al frate cappuccino Padre Mariano che lavorò per estendere la protezione di Maria («Imperatrice», un appellativo che si è poi perso nel tempo) su tutta la città. La «maternità» della Madonna rispetto alla comunità lecchese venne poi riconosciuta nel 1700 con l’istituzione della Festa: «All’epoca Lecco era solo un borgo che si stava avviando a diventare città – ha continuato il Prevosto - Il senso della festa è il ritrovare l’Unione e riconoscere le radici di questo territorio, che è ricco di quella ricchezza fatta di persone che si riconoscono fra loro e fanno comunità. Lecco è una città ricca di cose belle, di cultura, di volontariato, di gente».
La Festa di Lecco, nelle parole del Prevosto offre una via, una strada da seguire: «quella di riscoprirci popolo, che è una dimensione che cresce quando ci ritroviamo per stare insieme, attraverso la preghiera, sulle orme di Maria che esclama “Eccomi, sono la Serva del Signore”: è bello essere insieme servi, fra noi e per la Comunità».

Mons. Davide Milani

Don Milani ha quindi riflettuto sulla difficoltà del momento vissuto da Maria, sui suoi dubbi, sulle paure: «Per lei dev’essere stato un momento felice, ma anche pieno di turbamento. E’ così anche per noi, quando il mondo cambia, quando cambiano le persone, la vita: in ciascuno dei turbamenti che ci capita di sperimentare possiamo riconoscere la voce dell’annunciazione per qualcosa di nuovo».
Infine, un cenno e una proposta per la questione giovanile che nella nostra città sta attraversando un momento critico: «Al di là del dover affrontare il problema con i mezzi necessari per mantenere l’ordine pubblico, lasciamoci interrogare da quanto succede. E’ anche questo un modo per farsene carico. La nostra risposta sia: “Eccomi”. Dentro ogni turbamento che questo ci provoca possiamo far nascere qualcosa di nuovo mettendoci a servizio. Affidiamo questo desiderio e tutte le nostre difficoltà a Maria, nostra patrona».

Dopo la celebrazione, come si è detto, la tanto attesa processione non ha potuto avere luogo: la pioggia avrebbe potuto rovinare la fattura delicata della statua, motivo per cui il Rosario si è recitato in Basilica, a conclusione della Messa.
Nei prossimi giorni proseguiranno le iniziative in onore della Madonna del Rosario: mercoledì 6 dalle 21 in Basilica si terrà la recita del S. Rosario. Giovedì 7, giorno proprio della festa, l’appuntamento è per le 18.30 in Basilica con la S. Messa.
A.I.
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