Valmadrera: gli amici di 'Pescegatto' imparano a usare il DAE, pronti per salvare vite

Pescegatto continua a volare. A dare nuove ali al ricordo del 34enne Marco Rossi mancato improvvisamente lo scorso gennaio a seguito di un incidente in fase di atterraggio presso l'aeroporto del Migliaro a Cremona, la tenacia e il cuore grande di mamma Paola e della compagna Giò che, dopo aver avviato, su impulso di amici e compagni di lancio del ragazzo, una raccolta fondi hanno poi acquistato e donato a tre realtà del lecchese altrettanti defibrillatori organizzando infine, in un terzo step di un ideale percorso "di bene", anche una serie di corsi per formare persone in grado, in caso di necessità, di utilizzare correttamente tali dispositivi salvavita.

Gli iscritti al corso del mattino

Due sessioni si sono tenute nella giornata di sabato presso il centro Fatebenefratelli di Valmadrera, con tanto di visita in mattinata del sindaco Antonio Rusconi, passato per un saluto e rimasto positivamente impressionato dall'iniziativa e dal carisma di mamma Paola, tanto da appiccicare, al rientro in Comune, l'adesivo con il logo di Pescegatto su una vetrata dell'Ufficio Anagrafe, serbando dunque anche plasticamente vicino a sé e ai suoi concittadini il ricordo di giovane così appassionato del cielo da volare via decisamente troppo presto da questa terra.

L'intervento del sindaco Antonio Rusconi

A tenere le lezioni i volontari dell'Associazione 60mila vite da salvare alto milanese che, con professionalità, hanno dapprima offerto ai partecipanti una panoramica generale sul sistema di gestione dell'emergenza-urgenza in Lombardia concentrandosi poi sull'importanza della capillare diffusione sul territorio dei DAE per infine illustrare - con tanto di prove pratiche - come usare concretamente tale strumento. Poche semplici mosse che, se messe in atto con prontezza, possono fare davvero la differenza tra la vita e la morte in attesa dell'arrivo del personale sanitario.

Marco in volo prima di un lancio

Mamma Paola e Giò durante il corso

Ai corsi hanno partecipato oltre a parenti e amici, anche alcuni dipendenti della Beneri di Valmadrera, l'azienda dove Marco lavorava nonché diversi Paracadutisti di Lecco, gruppo con cui si era avvicinato alla disciplina, due delle tre realtà che hanno ricevuto in dono uno dei defibrillatori acquistati nell'ambito della proficua raccolta fondi lanciata in memoria del 34enne.

Gli iscritti al corso del pomeriggio

Uno dei biscotti messi a disposizione dei corsisti e gli adesivi con il logo di Pescegatto

A coccolare gli iscritti il buffet dolce e salato curato da Paola, concentrata anche su questa piccola ma apprezzata attenzione. Il 16 l'iniziativa di formazione sarà ripetuta a Suello per ulteriori 12 persone vicine agli Scurbatt del Cornizzolo, l'altro sodalizio che ha beneficiato di uno dei dispositivi. Nella speranza di non doverlo mai usare. Con la consapevolezza, al tempo stesso, di saperlo utilizzare al bisogno.

A.M.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.