Lecco: anche gli oratori di San Giovanni, Rancio e Laorca pronti a ripartire, 'con responsabilità'
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Don Giuseppe Pellegrino
Il programma presenta ancora restrizioni legate al Covid ma la parola d'ordine per tutti è "ritorno alla normalità" dopo lo scorso anno, quando non è stato possibile realizzare alcun momento di gioco o ricreativo. Ecco allora come si articolerà la giornata di festa aperta a tutti i fedeli: alle 9.45 si apriranno i cancelli dell'oratorio e alle 10.30 verrà celebrata la Santa Messa sul campo (in caso di pioggia presso il Salottone Arcobaleno con un limite massimo di 120 posti). Sarà disponibile per tutti, poi, il pranzo d'asporto dalle 12.00 che consiste in lasagne e dolce, per il quale è necessario prenotare via telefono allo 0341 495442 oppure via mail all'indirizzo sangiovannidilecco@chiesadimilano.it. Animatori, educatori e collaboratori - fino a 60 persone - potranno invece mangiare all'interno del Salottone: dalle 14.00 resterà aperto anche il bar e alle 14.30 inizierà il gioco organizzato; alle 17.00 preghiera finale e saluto.
Come ogni anno, l'arcivescovo di Milano Mons. Mario Delpini ha dedicato un messaggio specifico alla ripartenza dell'anno oratoriano 2021/2022. Questo un estratto: "Invito tutti ad abitare il paese dove si ama la vita, perchè è dono di Dio, è la vita di Dio; ad abitare nel paese dove si ama la vita, perchè è vocazione alla gioia, la gioia di Dio; dove si ama la vita e si guarda lontano, perchè si vorrebbe condividere con tutti la grazia di abitare in Dio. Questa è la vita eterna, che conoscano te, l'unico vero Dio e colui che ha mandato Gesù Cristo".
Un messaggio, questo, indubbiamente condiviso anche da don Giuseppe Pellegrino, che insieme a don Claudio Maggioni segue i fedeli dei tre rioni lecchesi di San Giovanni, Rancio e Laorca: "Abbiamo tanta carne al fuoco, c'è stato un buon seguito da parte di bambini e adolescenti durante quest'estate e vedo entusiasmo anche nel voler proseguire con le attività invernali" ha commentato il sacerdote. "C'è tanta richiesta e bisogno di tornare a stare insieme, per questo, anche in accordo con le altre parrocchie di Lecco, stiamo cercando di organizzare incontri stimolanti da proporre durante l'anno e stiamo già lavorando in vista della prossima Giornata mondiale della Gioventù. Ad ogni modo gli adolescenti di oggi hanno molte altre distrazioni in una città come la nostra, dobbiamo quindi essere sempre più in grado di offrire loro un buon cammino, un'offerta variegata e adatta alle loro esigenze, per far sì che restino in oratorio".
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"Si tratta anche di costruire una nuova proposta post Covid, possibilmente non come la DAD, perchè la catechesi a distanza, diciamolo, è praticamente impossibile, anche se abbiamo fatto delle prove" ha proseguito don Giuseppe. "La vita è vita, va vissuta, non va limitata. Ciò significa libertà, ma anche responsabilità nell'usare il proprio tempo. Questi due temi devono essere l'uno in funzione dell'altro: non dobbiamo recuperare a tutti i costi il tempo che abbiamo perduto, ma trovare in quello un motivo per farne tesoro e scoprire cosa voglia dire lo stare insieme. Occorre dare valore a quei momenti dove ciò che prevale non è il fare mille cose, piuttosto farle per il gusto di stare bene insieme. Piuttosto facciamo meno ma facciamo bene e con amore, questo è il meccanismo da trasmettere sia tra gli adulti che tra i bambini".
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A.G.