Lecco: 'dopo di voi Tribunale e Procura saranno un'altra cosa', il saluto al giudice Manzi e al sostituto procuratore Del Grosso

Quello di ieri, 1 ottobre, è stato un venerdì di saluti al Palazzo di Giustizia di Corso Promessi Sposi: sono in uscita il Presidente della sezione penale Enrico Manzi e il Sostituto procuratore Paolo Del Grosso. Il primo ha recentemente già lasciato il proprio ruolo, approdato alla Corte d'Appello di Milano, il secondo è atteso a breve a Torino.
Proprio in quell'aula dove il dottor Manzi ha presieduto tanti collegi ed ha celebrato altrettanti processi monocratici si sono riuniti nel primo pomeriggio giudici, pm, vpo, avvocati, impiegati amministrativi e non solo: tutti per porgere il loro “arrivederci” ai due magistrati.

Paolo Del Grosso, Cuno Tarfusser, Ersilio Secchi e Enrico Manzi

“È una partenza che personalmente mi impoverisce” ha ammesso il Presidente del Tribunale Ersilio Secchi, che nell'esprimere la propria amarezza nel vedere due stimati colleghi andare via, ha voluto volgere il pensiero al futuro. “Le istituzioni sono le persone che le incarnano” ha detto. “E allora quando come in questo caso due magistrati che hanno lungamente operato qui se ne vanno, cambierà fatalmente questa istituzione. Dopo di voi il Tribunale e la Procura saranno un'altra cosa”. A loro, il Presidente ha rivolto l'augurio di trovare soddisfazioni professionali e personali e che nel frattempo a Lecco “la vostra mancanza sia ricomposta da altre energie che daranno quello che avete portato voi, magari in forme diverse dalle vostre”.
Anche se arrivato soltanto ad agosto è toccato al Capo facente funzioni Cuno Tarfusser fare gli onori di casa e salutare a nome della Procura di Lecco i colleghi: “sono contento di poter prendere la parola in questa occasione” ha commentato, aggiungendo di aver trovato nel dott. Del Grosso un collega e un amico per poi ringraziarlo per l'accoglienza che gli è stata riservata al suo arrivo dalla Corte d'Appello di Milano, dove è sostituto procuratore. Lì, al suo ritorno (ancora ignota la data) la promessa di ritrovarsi con il giudice Manzi.

Ed ecco che con il suo trasferimento il dottor Del Grosso lascia orfani i suoi colleghi sostituti procuratori più giovani (ed infatti non poteva mancare la dott.ssa Giulia Angeleri, tutt'ora in maternità, ma ricongiuntasi in via del tutto eccezionale ai propri colleghi): “Volevo dire quanto è stato importante e riconoscere pubblicamente il suo ruolo per noi. Mi ha insegnato a lavorare” sono state le parole del dr. Andrea Figoni, che poi si è rivolto al dottor Manzi con un “lascia un vuoto anche a noi della Procura. Una cosa che posso riconoscerle nel mio piccolo è la capacità di stemperare anche quelle situazioni che possono crearsi e possono degenerare in peggio. Un sentito ringraziamento anche a te, Presidente, da noi giovani”.

Il giudice Enrico Manzi

E per chi in questi sei anni ha avuto modo di assistere alle sue udienze lo sa, il suo saluto di venerdì è stato tipicamente “manziano” (non manzoniano!), costellato da quelle digressioni storico-letterarie che lo contraddistinguono: “Io andavo al liceo nella zona del lazzaretto di Milano, quindi venire qui a lavorare per me è stato quasi il compimento di una storia”.
“Sono stato tentato di impararmi a memoria per oggi l'Addio Monti” ha continuato scherzando, per poi regalare a tutti un augurio, prendendo in prestito una citazione di Antoine de Saint-Exupéry: “io non chiedo miracoli o visioni, chiedo solo la forza di affrontare il quotidiano. Non darmi ciò che desidero ma ciò di cui ho bisogno. Insegnami l'arte dei piccoli passi”.

Il sostituto procuratore Paolo Del Grosso

E con un'altra citazione ha cominciato la carrellata di ringraziamenti il dr. Del Grosso, visibilmente commosso: “Speravo de morì prima”. Non ha voluto dimenticare nessuno: “i colleghi della Procura, quelli attuali e quelli che sono passati. I colleghi del Tribunale, quelli che ci sono adesso e che sono andati via, i Presidenti, gli avvocati, gli appartenenti alla polizia giudiziaria, interna ed esterna. Il personale amministrativo, consulenti e curatori. Da tutti voi ho sicuramente imparato qualcosa, nel bene ma anche nel male. Sono arrivato qui tanti anni fa, esco da questo Palazzo sicuramente una persona molto diversa. Spero un pochino migliore. D'altronde ho fatto quasi 18 anni e dopo 18 anni si diventa maggiorenni e si va via”.
“L'ultimissimo pensiero lo devo dedicare a chi non c'è più: al carissimo amico e collega indimenticato e indimenticabile Nicola, con cui ho trascorso gli anni più belli della mia esperienza lecchese” ha concluso il sostituto procuratore, ricordando il dr. Preteroti (scomparso a settembre 2020), che poco più di tre anni fa salutava anche lui per l'ultima volta il Palazzo di Giustizia di via Promessi Sposi, alla volta della Procura di Bergamo.

Un ultimo ringraziamento alle due toghe, prima di dare il via al rinfresco organizzato per l'occasione, da parte degli avvocati di Lecco: “ho sempre apprezzato l'umanità di entrambi oltre alla preparazione tecnica, doti che ho sentito ripetere quotidianamente da tutti i miei colleghi, che hanno maturato una profondissima stima nei vostri confronti e nel vostro ruolo” la chiosa di Elia Campanielli, presidente dell'Ordine.
F.F.
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